Stefan Schwoch, ex giocatore di Torino e Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ad IamNaples.it in vista del match di domenica in programma allo stadio “Grande Torino”:
Rappresenti un pezzo di storia del Napoli, che sensazione ti ha trasmesso sapere che i campioni del primo scudetto hanno trovato il San Paolo chiuso nel giorno del trentennale?
”Ho avuto una sensazione di sconforto. Penso che sia una cosa indescrivibile quello che è successo. E’ stata una mancanza di rispetto totale che si poteva evitare facilmente, bisognava solo aprire un cancello. Mi devono spiegare cosa ci nascondono dentro al San Paolo da tenere così segreto e nascosto. C’erano persone che hanno fatto la storia del Napoli e dovevano fare solo due passi. Non so di chi sia la colpa, ma c’è stata molta cattiveria”
Hai vissuto entrambe le piazze: Napoli e Torino. Che ricordo hai di entrambe e soprattutto della cessione alla società granata dopo la splendida cavalcata che portò alla promozione in serie A della formazione di Novellino?
”Il ricordo della cessione al Torino è brutto. E’ sempre una ferita aperta. All’epoca pensavo che avrei finito la mia carriera a Napoli. Tra me e i tifosi si instaurò un fortissimo legame. Sia a Torino che a Napoli ci sono due piazze molto calde, ma il calore dei tifosi napoletani non è paragonabile. A Napoli ti senti calciatore ogni giorno’
La Juventus sogna il triplete, il Napoli esprime un bellissimo gioco ma non riesce a portare a casa trofei. Il gap è nella cattiveria agonistica, nella mentalità? Cosa possono fare gli azzurri per migliorare in tal senso?
”Il gap c’è nella mentalità. La Juve non sbaglia mai una partita ed è abituata a vincere sempre. Il Napoli alle volte è sin troppo bello e a volte questa bellezza ha portato a prendere dei goal evitabili, che non hanno permesso agli azzurri di vincere alcune partite. E’ da dire che la rosa bianconera è più completa di quella del Napoli. Gli azzurri a volte si piacciono troppo”
Nono in classifica a tre gare dal termine, a tuo avviso il Toro poteva fare di più? Che ne pensi di Belotti? Può essere il centravanti della Nazionale Italiana a lungo? La valutazione di 100 milioni è a tuo avviso eccessiva?
”Belotti non molla mai, aiuta la squadra e fa anche goal. Belotti può diventare l’attaccante titolare della Nazionale ed è il migliore in Italia e bisogna puntare su di lui. I 100 milioni sono tanti, 100 milioni sono sempre 100 milioni. Il Torino ha fatto il campionato che doveva fare, la serie A alla fine ti dà e ti toglie quello che ti meriti”
Se il Napoli riuscirà a vincere a Torino, sarà fondamentale che la Juventus non perda a Roma per conquistare il secondo posto. C’è il rischio che i bianconeri possano gestire un po’ le energie? Un eccessivo turnover potrebbe essere un grande vantaggio per i giallorossi?
”Sicuramente quelli che giocheranno daranno il massimo anche perchè la Juventus ha una panchina lunga e molto forte. La Juventus andrà a Roma per chiudere il campionato. Il Napoli dovrà cercare di vincere la sua partita a Torino.”
Hai rivelato di aver sbagliato la valutazione su Mertens nel ruolo di prima punta. Non credi che ti assomigli anche riguardo alle caratteristiche messe in mostra da prima punta?
”Io avevo qualche dubbio perchè Mertens ha sempre giocato da esterno e la punta centrale fa altri movimenti ed ha altri tempi. Perciò pensavo che non si potesse esprime al meglio in quel ruolo. La controprova sarà la prossima stagione. Non mi espressi in maniera negativa su di lui, ma avevo semplicemente qualche riluttanza sul nuovo ruolo”
Se il Napoli dovesse chiudere il campionato al terzo posto, dovrebbe sentirsi soddisfatto del proprio cammino?
”Se il Napoli dovesse arrivare terzo, dovrà fare il preliminare di Champions e non ci sarebbe nulla di negativo in questo. Arrivare terzi in Italia è sempre positivo come risultato. Il Napoli quest’anno ha fatto molto bene, arrivare terzi e disputare la Champions è sempre un ottimo risultato”
In vista della prossima stagione, il Napoli riflette sul salto di qualità che dovrebbe compiere. Come dovrebbe muoversi il club di De Laurentiis sul mercato?
”Al Napoli servono due esterni offensivi e un centrale molto forte per fare l’ultimo salto di qualità”
Sarri avrebbe esaltato le tue qualità?
”Sarri esalta tutte le qualità degli attaccanti. Chi ha giocato con lui ha fatto sempre tanti goal”
Hai vissuto una carriera ricca di soddisfazioni, ma hai il rimpianto di aver giocato poco in serie A? Pensi che avresti potuto fare di più?
”Il rimpianto è quello di non aver fatto tantissima Serie A, ma alla fine sono contento di quello che ho fatto. Ho sempre detto che uno ha quello che si merita e non bisogna guardarsi indietro. Sono felice per quello che il calcio mi ha dato”
Per il Vicenza è stato una bandiera e con il Venezia raggiunse una storica promozione in Serie A. Cosa pensa del momento profondamente diverso delle due squadre con il Vicenza ormai prossimo alla retrocessione?
”Venezia fu un’esperienza importantissima e ottenemmo una promozione in Serie A dopo 40 anni e ci fu una festa enorme. Sono molto felice della sua promozione in Serie B. Al Vicenza solo legato tantissimo. Abito a Vicenza, c’è nato uno dei miei figli. Spero che si possa salvare. I biancorossi hanno ancora una piccola speranza per salvarsi, spero che la possano cogliere. Spero che poi il Vicenza possa trovare una società che pensi in grande come Vicenza meriti”
A cura di William Scuotto
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