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ESCLUSIVA – Bellinazzo: “Infront e i diritti televisivi, vi spiego cosa è successo. De Laurentiis su Blatter e Platini…”

"Diego Armando Maradona e il presidente De Laurentiis ci hanno visto giusto su Blatter e Platini denunciando i loro modelli di gestione"

Si terrà a Napoli un doppio appuntamento per presentare “Goal Economy”, l’ultimo lavoro del collega del “Sole 24 Ore” Marco Bellinazzo. Appuntamento lunedì 19 alla facoltà Federico II di Monte Sant’Angelo alle 12 e martedì 20 alle 14 presso la Parthenope in via Acton. La redazione di IamNaples.it l’ha raggiunto in esclusiva, chiedendogli informazioni riguardo l’ultimo”scandalo” che sembra gettare nuove ombre sul calcio italiano: Infront ed i rapporti con la Lega.

Buongiorno, comincio col chiederle cosa sia Infront: sappiamo che è la più forte azienda nella gestione dei diritti mediatici degli eventi sportivi internazionali. Ma che ruolo ha nel calcio? In che modo il suo nome è diventato importante per gli appassionati di questo sport?

“Infront è una multinazionale che ha sede in Svizzera e ha come presidente il nipote di Blatter. È stata comprata da un colosso cinese, Dalian Wanda, uno dei gruppi leader in Cina e oggi il maggior investitore cinese all’estero per 1,2 miliardi di dollari. A partire dagli anni 2000, Infront è stato scelto come intermediario per gli stessi club, ma dopo i mondiali ha sviluppato un’attività che va ben oltre i contatti col calcio. In Italia, il presidente è Marco Bogarelli dal 2010 e svolge il ruolo di Advisor per la Lega: collabora con la Lega stabilendo come vendere i pacchetti. Contemporaneamente è diventata partner di circa 12 squadre tra serie A e B e svolge molte attività: dalla cartellonistica fino agli sponsor. Quali sono i club di A? Milan, Genoa, Inter e Lazio”

Cosa rischia la Lega?

“Nessun sconvolgimento a meno che non venga invalidata l’asta fino al 2021”

Abbiamo visto che ad essere implicata è anche Mediaset. Come giudica la gestione dei diritti televisivi?

“Se ci riferiamo alla Champions League, l’asta ha scatenato una vera e propria guerra. L’asta si è svolta in modo non lineare. Si è trovato un compromesso tra le parti che ha portato nell’insieme ad un aumento del 20% degli introiti. Tuttavia, sono in corso indagini da parte dell’antitrust della procura di Milano che ipotizzano una turbativa d’asta di Infront e Mediaset nei confronti di Sky”

Il sistema calcio italiano come ne uscirà?

“Ne uscirà ulteriormente danneggiato in ambito internazionale: si parla sempre di scandali e ruberie. Il sistema non regge. Su una cosa bisogna però riflettere: il ruolo di Infront, che viene visto come il male andrebbe analizzato a fondo. In Bundesliga, ad esempio, i club vendono direttamente i diritti Tv. In Italia questo non accade, ed i club hanno delegato ad Infront le incombenze, non essendo in possesso di strutture manageriali forti per farlo autonomamente. Dipendiamo esclusivamente dai diritti televisivi mentre altri hanno ulteriori introiti come stadi di proprietà”

Come giudichi dal punto di vista finanziario le campagne acquisti di Inter e Milan?

“Campagne acquisti obbligate dalla necessità di tornare in Champions League. Mi spiego: l’Inter ha fatto quello che definisco una sorta di all-in; una serie di operazioni quasi in pareggio che rimandando ai prossimi anni i pagamenti, mettendosi nella posizione di onorare i debiti entro i prossimi 5 anni. Ora, o aumenteranno le entrate, magari accedendo in Champions League o si troveranno in seria difficoltà. Thohir non si mostra disposto a coprire di tasca propria i debiti come faceva Moratti. Il Milan invece, ha operato in ottica di un accordo con Mr Bee che ora sembra essersi defilato: mai i rossoneri avevano investito tanto negli ultimi anni. Si poteva sicuramente fare meglio, sopratutto in previsione di ottenere ulteriori incassi dalla vendita delle azioni del club. Ormai sono circa 250 i milioni di debiti; senza Mr Bee si dovrà capire come gestire la situazione”

La sospensione di Blatter e Platini lancia delle nubi sulla gestione delle principali istituzioni europee e mondiali del calcio. Come si uscirà da questa storia?

“È in corso una battaglia diplomatica, di cui la sospensione dei vertici ne sono il frutto. Il 26 ottobre ci sarà la chiusura delle candidature per eleggere il prossimo presidente Fifa. C’è un solo candidato, il principe giordano Ali Bin, appoggiato dagli Usa. Verrà confermato domani se Platini vorrà o meno candidarsi. Di sicuro dovrà spiegare questo strano pagamento di 2 milioni che ha ottenuto. Come finirà? Si arriverà a qualche forma di compromesso tra le parti: da una parte il mondo occidentale e dall’altra quella orientale degli arabi. Il principe Ali, per quanto in apparenza debole, gode della forza del mondo anglosassone. Occorrerà comunque una federazione limpida; sebbene sia opportuno precisare che Blatter abbia portato incrementi notevoli rispetto al passato”

Ed il presidente De Laurentiis? Avrà tanti difetti ma sia su Infront che sui vertici Uefa ci ha visto lungo prima di tutti ed in tempi non sospetti.

“Aggiungerei anche Diego Armando Maradona. Ci hanno visto giusto entrambi e hanno denunciato questi modelli di gestione non troppo trasparenti. Il presidente De Laurentiis non ha mai ecceduto nelle lusinghe a Platini”

Agli inizi degli anni 2000, in Germania venne a crearsi uno scandalo legato agli arbitri: tutto si risolse in pochi mesi. In Italia dopo lo scandalo legato ai passaporti, a Calciopoli, al calcioscommesse e Dirty Soccer, sembra non cambiare mai nulla, o forse sembra “non voler cambiare nulla”? Cosa pensa a riguardo?

“L’anomalia legata ad Infront, testimonia di fatto come l’intero sistema di potere venutosi a creare e sembra amaramente andare bene a tutti risultando comodo così com’è”

A cura di Francesco Gambardella

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