Un week end ricco, ricchissimo. La serie A riparte col botto e inserisce in calendario due superfide: Napoli Fiorentina e Inter Juventus. Un confronto tra sogni da cullare, ambizioni, e volontà di risalire la china, dopo un abbrivio non esaltante. Tanti ingredienti per una domenica da urlo, presentata da Domenico Di Carlo. L’ex allenatore (tra le altre) di Chievo e Livorno, ha esaltato il lavoro e i meriti dei suoi colleghi, Sarri e Sousa e ha individuato le possibili sorprese del campionato ai microfoni di calciomercato.com:
Sarà una due giorni decisiva per gli equilibri del campionato?
“Tra un mese vedremo tutto con occhi diversi, sono certo che le grandi torneranno a ruggire nonostante alcune difficoltà. Penso che Juventus e Milan siano destinate a scalare posizioni e presto raggiungeranno Fiorentina, Roma, Napoli e Inter. Ci sarà sicuramente un assestamento in vetta alla classifica ma penso che rispetto agli ultimi anni assister meno ad un torneo equilibrato fino alla fine. Sul piano del gioco, devo fare un plauso a Sousa, mi sta davvero stupendo, è un tecnico molto duttile. Un discorso simile può essere fatto per Sarri che ha svoltato col passaggio al 4-3-3: adesso la squadra è corta e veloce. Molto bene anche il Sassuolo, così come il Chievo e il Torino che esprimono idee di calcio differenti ma assolutamente interessanti”.
Possibile che il passaggio da un modulo all’altro sia stato così determinante per il Napoli?
“Le componenti sono tante. Sarri ha capito in tempo che col vecchio schieramento non poteva andare avanti e ha inserito gli uomini giusti nelle posizioni a loro più congeniali. La squadra ha trovato equilibrio e la posizione di Jorginho davanti alla difesa si sta rivelando fondamentale nell’organizzazione delle due fasi. Era necessario sfruttare al meglio le caratteristiche dei calciatori presenti in rosa. Sono convinto che il Napoli sia destinato a crescere ancora tanto”.
E al Napoli cosa manca per lottare per lo scudetto?
“Deve trovare continuità e in questo senso il lavoro giornaliero di Sarri potrebbe rivelarsi molto prezioso. La squadra sta bene in campo, è molto organizzata ed è soprattutto la difesa a beneficiarne. Se si vince senza subire gol, l’autostima cresce”.
Lorenzo Insigne potrebbe essere l’uomo in più per gli azzurri?
“Nel 4-3-3 ha trovato la sua dimensione ideale, da trequartista non mi convinceva affatto. Dà il meglio di sé quando parte largo per poi accentrarsi, talvolta diventa imprendibile. E’ un calciatore di grandissimo livello e penso che oramai sia vicinissimo alla definitiva maturazione. Sarri lo ha messo nelle condizioni ideali e lui sta rispondendo alla grande”.
La domenica di chiuderà con Inter Juventus: c’è una favorita?
“La Juve è in crescita, non ci sono dubbi. L’Inter è una squadra fisica, concreta ma ha ancora qualche difficoltà a livello organizzativo. Se la Juve la mette sul ritmo e sull’aggressività può anche spuntarla”.
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