L’ex allenatore della Fiorentina e della Sampdoria Delio Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’edizione odierna de Il Mattino, ecco uno stralcio:
Lei è dalla parte del calcio spettacolo o del risultato a ogni costo?
«L’estetica nel calcio ha il suo valore, ma se non si ottengono risultati non è più sport da competizione. Sono due modi di interpretare il calcio e anche due maniere diverse di essere allenatore. Da una parte, con Sarri, c’è un’organizzazione ferrea, automatizzata e schematica ma molto piacevole, dove tuttavia certi giocatori funzionano meglio rispetto ad altri. Dall’altra parte bisogna solo dare un’infarinatura ad una squadra composta da grandi campioni».
Ha ragione il tecnico del Napoli a voler perseverare nella strada del bel gioco.
«È giusto che un allenatore porti avanti la sua filosofia. Deve andare avanti per la sua strada, se sorretto dalla società e se i propri calciatori, come sta accadendo, credono in lui. In ogni caso lo spettacolo fine a se stesso non ha senso: il calcio è uno sport e, se giochi bene, hai semplicemente più possibilità di vincere. Il concetto fondamentale è questo».
Per fissare nel tempo il Napoli di Sarri occorre obbligatoriamente una vittoria?
«Non è mica detto. Non si ricorda sempre chi ha accumulato titoli. Per esempio, non si dimenticano i team che hanno lasciato un segno: spesso si cita Zeman che non ha vinto tanto, si ricorda l’Olanda di Crujff che non vinse il Mondiale o il Milan di Sacchi che ha coniugato il bel gioco ai risultati. La verità è che gli estremismi sono sempre sbagliati, bisogna trovare il giusto equilibrio tra gioco piacevole e ricerca del risultato».
Cosa deve fare il Napoli per diventare anche vincente?
«Deve continuare sulla strada tracciata da Sarri, migliorando ulteriormente l’organico: ci sono attualmente due-tre giocatori che sono funzionali al sistema di gioco ma non sono il top per vincere».
Dovrebbe anche sporcarsi in qualche partita?
«Non credo. Altri allenatori senza un certo Higuain, ovvero senza un calciatore da 36 gol in una stagione, si sarebbero messi le mani nei capelli. E invece lui ha confermato i punti della scorsa stagione e ha trovato un altro attaccante da 20 gol, cosa volere di più?».
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