Il sindaco Luigi De Magistris ha rilasciato un’intervista ai colleghi de Il Mattino. Ecco quanto individuato dalla nostra redazione: “Pace con De Laurentiis dopo tre anni di schermaglie dialettiche? È stato un percorso lungo, fatto di incontri e sconti. Non c’è mai stato immobilismo, è stato fatto un grandissimo lavoro da parte del Comune e della Società. Il presidente ha espresso chiaramente la volontà di non avere aktro stadio al di fuori del San Paolo. Il rapporto crediti-debiti tra Società e Comune è stato definito e chiuso. Il presidente dal canto suo ha detto in modo chiaro di voler investire e di voler ristrutturare in modo serio l San Paolo con tempi stretti, si può iniziare al termine della stagione agonistica. Accordo al ribasso dopo i primi progetti ultra-milionari? No, non è un accordo al ribasso. Il dominus dell’investimento è la società. Il sindaco, proprietario di uno stadio, deve garantire che l’impianto non sia venduto e fatto oggetto di logiche privatistiche. Di fronte a questo, abbiamo chiesto alla società cosa volesse fare. La proposta poteva essere quella di uno stadio nuovo, investire 80-100 milioni oppure quella quantificata dal presidente che è intorno ai 20 milioni. L’alternativa quale sarebbe stata? Non fare nulla e continuare a campicchiare, oppure rompere il rapporto con De Laurentiis? Detto questo, la proposta del presidente non è un’opera di poco conto, non è una pittatina allo stadio. Il Comune non è stato con la schiena piegata. Il San Paolo sarà diverso e migliore, il Napoli potrà andare ancora più forte. Noi abbiamo salvaguardato le attività interne allo stadio, oggi fruito da circa 3000 atleti, e c’è il si del presidente ai concerti. E poi la riqualificazione della parte esterna del San Paolo. Insisto sulla ritrovata unione? Si, trovare l’intesa in questo momento di riscossa e rilancio di Napoli significa unire le forze della città. Mercoledì ci sarà una riunione tecnica importantissima fra il capo di gabinetto Attilio Auricchio e i professionisti della Società per rendere operativa quella che è un’intesa sostanziale al più presto. L’obiettivo è partire a giugno con i lavori. C’è volontà perchè la prossima stagione si possano avere in opera già gli impianti elettrici, i bagni e i sediolini. Il San Paolo sarà vissuto tutti i giorni. Ci sarà lo sport, la musica, ci saranno attività commerciali, ci sarà il Mueso della storia del Calcio Napoli e la riqualificazione delle parti adiacenti allo stadio: piazzale D’Annunzio, piazzale Tecchio e i parcheggi sotterranei mai utilizzati di Italia ‘9o. La copertura del San Paolo verrà sostituita? Fa parte dell’accordo ma su questo dobbiamo verificare la praticabilità in termini di lavori e costi. Ma è un tema dell’intesa”.
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