Grande Show del presidente De Laurentiis al Primo Convengo Medico-Scientifico organizzato, in quel di Castelvoturno, dalla Società Sportiva Calcio Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di Iamnaples.it:
“Il minimo comune denominatore di questi ultimi quattro giorni è stata di sicuro l’adrenalina: non si dorme da quattro giorni. Avevo degli amici cinesi ospiti e invece che dormire abbiamo visto dei film di Leone. Aronica? Totò resterà ancora con noi, ha rinnovato per un altro anno.
Il bilancio di questi otto anni a Napoli? Credo che, sin dall’inizio, ho iniziato questo percorso con il massimo dell’umiltà: ho sentito il parere di tutti, salvo poi farmi un’opinione mia. Le mie idee sono risultate innovative e ciò che succederà a partire dal 2013 è frutto della mia lungimiranza. Aspettiamo che questo tappo infernale che si scatenerà dopo gli Europei, ma io mi sono convinto di una cosa, anche banale, che nel calcio non esiste l’obiettività perchè ognuno prla in base alla sua cultura ed esperienza, e le cose non coincidono tra passato e presente e non si riesce a prevedere il futuro. e allora ogni volta che mi trovo a parlare, io parlo sempre al futuro, sempre, non ho mai la voglia di girarmi dietro, non riesco a trovare un punto di incontro. Ho sempre detestato le autocelebrazioni. Io ho sempre detto, prendiamo le persone del passato e combiniamole con quelle del presente per costruire il futuro. Viviamo in un contesto di obsolescenza. Sono passato da un carico numerico di calciatori per venire in A che poi mi ha pesato. Oggi dico che bisogna avere un organico meno ridotto, ma questo lo devono dire tutti, non solo io.
Rapporti con la Stampa? Inizio col dire che, a mio parere, voti, giudizi e pagelle sono di una cafonaggine assurda: secondo me gli unici che hanno voce in capitolo sono i tifosi, anche perchè i pareri negativi della Stampa spingono spesso il calciatore criticato a guardarsi le spalle, a pensare più a lui che al bene del gruppo. Chi non capisce che il gruppo dev’essere anteposto ad ogni altra cosa nel calcio, forse, deve cambiare mestiere. Ho proposto di fare una panchina allargata e rivoluzionare la gestione dei cambi: tutti devono poter pensare di scendere in campo se uno fa il primo tempo, l’altro deve fare il secondo. Così si tiene alta la tensione positiva.
Insigne? Un grande talento. Se avessimo la rosa allargata, allora il ragazzo sarebbe molto utile alla nostra causa ma, in caso contrario, sarebbe inutile averlo qui per non farlo giocare. Bigon? Un grandissimo acquisto del Napoli. Una persona seria e preparata che, essendo un ex calciatore, ha molta dimistichezza in quello che fa’. Inoltre è un uomo molto garbato ed educato. Con lui ho parlato della possibilità, un domani, di allargare la rosa dei giocatori “titolari”, portandola da 16+ 6 riserve a 30 “pares inter pares”. In questo modo sarebbe più facile anche prevenire guai fisici e non spompare solo un determinato gruppo di atleti.”
La Redazione
M.P.
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