Vrsaljko , Zielinski e Lapadula sono solo i casi più recenti ma negli ultimi anni sono stati davvero tanti i no incassati dal Napoli sul calciomercato. Rifiuti che, probabilmente, trovano una spiegazione soprattutto nella rigidità di De Laurentiis quando si tratta di sedersi intorno a un tavolo per la stipula dei contratti.
Ad ammetterlo, intervistato da ‘Monaco Hebdo’, d’altronde è lo stesso patron azzurro:“Vero, faccio firmare ai miei calciatori contratti di 120 pagine. Non penso a come è stato fatto in passato, io penso che ogni cosa si possa cambiare”.
Quindi De Laurentiis ricorda: “Non comprerei un calciatore che non mi cede tutti i suoi diritti d’immagine, anche con gli attori faccio allo stesso modo. Qualcuno mi prendeva per pazzo”.
Il presidente del Napoli conferma poi di non avere rimpianti riguardo alle cessioni eccellenti effettuate negli anni: ” Lavezzi l’ho ventudo a 33 milioni e Cavani a 65, credo sia stato un buon affare”.
Infine De Laurentiis si sofferma sulla storica rivalità con la Juventus e ammette: ” E’ difficile batterla per a sua grande stabilità economica. Possono spendere tre volte quanto spendiamo noi, mentre a Napoli io sono dovuto ripartire da zero.
Di cosa da fare ce ne sono tante, a partire dallo stadio che mi viene dato un giorno prima della partita. Sono quarant’anni che non viene effettuato un lavoro dal Comune, che è proprietario dell’impianto”.
Fonte: goal.com
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