Durante la trasmissione Marte Sport Live ha parlato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Di seguito quanto la redazione di IamNaples.it ha deciso di evidenziare:
“Nonostante non fossi al San Paolo ho seguito la partita contro il Leverkusen. Le partite estive non sono solo amichevoli. Ho visto una partita vera, in cui entrambe hanno dato il massimo. Noi stiamo costruendo una buona squadra, quindi non c’è necessità di comprare assolutamente. Non siamo al mercato dove dobbiamo comprare sacchi di patate. Al momento stiamo cercando di comprare quattro-cinque giovani, da mandare a fare esperienza. Io non prendo giocatori per fargli finire la carriera a Napoli. L’esperienza va bene, ma non esageriamo. Se avessi dato retta a certa gente non stareste ammirando Insigne. Far giocare un giovane è difficile. Complimenti a Mazzarri. Lui magari storce un po’ il naso, ma se vede le persone che sanno giocare le mette in campo. Avete visto Behrami, ha fatto cose egregie, e può giocare anche sulla fascia. Io se prendo Balzaretti devo necessariamente far stare a casa qualcuno. Noi ce li abbiamo gli esterni, e possiamo mettere sulla fascia anche Campagnaro e Behrami. Cosa vogliamo di più. Altrimenti creiamo problemi con contenti e scontenti. A Napoli sono stati sempre tutti contenti, e noi abbiamo fatto in modo che ci fossero pochissimi scontenti. Una volta arrivati in Serie A siamo andati a regime e abbiamo trovato un nostro equilibrio, cercando di non stravolgere la squadra con troppi nuovi giocaotori. Non si tratta solo di denaro. Dire così è una volgarità. Crisi del calcio italiano? Non è che Inter e Milan sono diventate povere. Loro fatturano 200 milioni, come fai a definirle povere. È che non sanno spendere i loro soldi. Non puoi dare 18 milioni di ingaggio lordo ad un calciatore. Il PSG deve al contrario affermarsi, altrimenti a questi sceicchi non li conosce nessuno. Lo stesso dicasi del City. Hanno speso milioni per concludere la Champions dietro di noi. Vedete tutto è relativo. Siamo in un periodo difficile per l’economica, siamo nella quarta guerra mondiale. Si sta giocando tutto sul tavolo dell’economia. Quindi reputo un insulto parlare di 18 milioni per un calciatore. Noi siamo un industria e dobbiamo parametrarci al mercato. Non ragioniamo come in passato. Quello è calcio morto, basta con le minestre riscaldate. Insigne? Ci siamo seduti e abbiamo fatto un nuovo contratto fino al 2017. Non mi sembrava giusto non adeguargli il contratto. Mancarto trasferimento di Balzaretti? Non mi sarebbe dispiaciuto, ma non è voluto venire. A Mazzarri avrebbe fatto comodo, ma se lui ama la Roma più di Napoli se ne stesse a Roma con la ‘lupa e i sette ciucciatori’”
La Redazione
G.D.S.
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