Ecco l’intervista integrale del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in esclusiva ai microfoni del Corriere dello Sport:
De Laurentiis, è diventata immediatamente un’estate bollente?
“E perché mai? Io sono sereno, osservo e rifletto. Intanto vado avanti con il progetto: in sette anni, dalla C alla Champions: direi che siamo stati bravi. E continueremo ad esserlo: tant’ è vero che, allo stato, questo Napoli è già più forte del suo predecessore”.
Però c’è Hamsik che è finito in un vortice…
“Ma no: Marek è un bravissimo ragazzo, al quale voglio bene. Per educazionee per rispetto non gli ho imposto il silenzio, come avrei potuto fare. Però è chiaro che se poi le sue dichiarazioni dovessero produrre danni, a quel punto sarei costretto a fare delle valutazioni. Ma non accadrà”.
Sarà un caso, ma la presenza di Raiola nello staff del management del calciatore, ha modificato la situazione.
“Ho incontrato Venglos e Raiola a cena, dopo la finale di Champions. E il giorno dopo, fu Raiola a chiamarmi. Mi disse: secondo me, fa male a non venderlo. Risposi senza esitazioni: si faccia gli affari suoi”.
La cosiddetta proposta indecente…
“Io con Galliani sono stato chiaro, qualche giorno fa. Gliel’ho detto: Adrià ma a che gioco stiamo giocà? Su Hamsik c’è poco da dire, basta andare a prendere l’almanacco e poi chiacchieriamo: e è uno dei centrocampisti più bravi, che segna tanto, marca, copre, fa tutto. Altro che quaranta milioni come sento in giro: ce ne vogliono 100. Oppure Pato e 50 milioni”.
E’ il gioco delle parti…?
“Scherza? Io non faccio il mercante e dunque non vendo Hamsik, ragiono in funzione del Napoli, tant’è vero che cerco il nuovo Marek, il nuovo Lavezzi. E poi, posso confessare una cosa: chi mi ha chiesto dello slovacco, è stato Moratti, tre anni fa, con rispetto e signorilità. Gli risposi che il calciatore non è sul mercato. Me lo ha chiesto di nuovo due mesi fa, sempre con stile: Aurelio, è vero che stavolta si può trattare Hamsik? Ho detto ancora di no. Ma ho anche aggiunto che il suo atteggiamento mi aveva colpito, ed ho promesso – nel caso in cui dovessero cambiare gli scenari – un diritto di prelazione all’Inter. La chiami opzione morale, la chiami come vuole lei: ma paerchè accade qualcosa bisogna che ci siano nuove condizioni. Hamsik non si vende”.
E se questa situazione spingesse il calciatore a chiedere un adeguamento economico?
“Beh, credo che ci sia un contratto rinnovato da non molto. Già quella è una garanzia, o no?”.
Perdoni: E chi comprate?
“Abbiamo le idee molto chiare. Siamo già intervenuti con una serie di acquisti: Fernandez l’abbiamo preso a gennaio ma qualcuno se ne dimentica: poi Donadel, Rosati e Dzemaili che sono garanzie tecniche gradite a Mazzarri. Interverremo sul centrocampo, sull’attacco: voglio una punta forte da doppia cifra, che valga i nostri tre tenori”.
Inler o Vidal in mezzo?
“Ci piacciono entrambi, non ne abbiamo fatto mistero, ne abbiamo parlato con i diretti interessati. Poi verificheremo. Ma può darsi anche che arrivi un centrocampista che finora non è apparso sui giornali”.
Avete un mister X pure voi?
“C’è un giovane che mi piace: in Europa o in Sud America, non ve lo dico. E poi un bomber. E poi vedremo in corso d’opera, magari arriva persino un centrocampista in più. Il mercato a volte ha sviluppi inattesi”.
Ma volevate un difensore, Criscito…
“Che però gioca anche da esterno di fascia”
Ma – perdoni – Mazzarri ha perplessità su Ruiz…
“Questo lo dice lei. Comunque il ritiro aiuterà lo spagnolo a calarsi nei movimenti tattici del Napoli, sul valore non si discute, deve abituarsi ad un calcio diverso”.
Avete mollato Yebda…
“Puntiamo su un quarto uomo di spessore ancora superiore; intendo garantire a Mazzarri ventidue giocatori di pari livello autorevoli in Champions”.
Il bomber diceva: Pandev non le dispiace…
“Non ci abbiamo mai pensato. Se l’Inter paga metà stipendio…”.
Sanchez la fa ingolosire…
“Le lascio la supposizione. Ma si tratta di un gran bel giocatore, non si discute…”.
Mazzarri si è rasserenato, dopo il finale un po’ elettrico?
“E’ in vacanza, ma è partecipe. E’ straordinario, perché non chiede. Voglio che si sente a suo agio e avrà due giocatori per ogni ruolo, così sarà possibile affrontare una stagione dispendiosa”.
Torniamo a Criscito…
“Lasciamo perdere, ormai è fatta ed è inutile tornarci su, volevo fare un affare con il mio amico Preziosi”.
Poi è subentrato lo scoglio…
“Sempre questi discorsi sui diritti d’immagine. Sto calcio è veramente unico ed inaccettabile. Sono sette anni che guido il Napoli ed intorno a me ho notato un mondo opacizzato, una FIGC ibernata su posizioni ottocentesche”.
Tra i suoi cavalli di battaglia, lo stadio e la TV.
“Dobbiamo seguire il modello inglese, ci vogliono leggi serie in Lega invece di lavorare in comunione si pensa alla spartizione di qualche milione di euro. Io sto pensando alla TV del Napoli, per servire i tifosi 24 ore al giorno. Ho rinunciato a fare film in America per stare vicino al club”.
Essere arrivati così in fretta in Champions può, paradossalmente, avere un costo?
“Se qualcuno pensa di poter scegliere Napoli per soldi, allora può farne anche a meno. Chi viene qui da noi, deve amare la società, la maglia e la città. Napoli è una scelta di cuore”.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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