Aurelio De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di RadioMarte, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto la redazione di IamNaples.it ha messo in evidenza:
“Non ho mai detto di voler abolire le Curve. È il solito problema del taglia e cuci. Non si possono estrapolare determinate parole se non si è seguito il convegno. Io ho una cognizione a 360° del problema, altri invece hanno il loro punto di vista. Un architetto aveva illustrato alcune problematiche e ha detto che dalle curve si vede bene. Io gli ho risposto che ho chiesto ai tifosi di seguire qualche gara dalle Curve per assaporare da vicino la passione. Purtroppo da noi ci sono due cose che non vanno: il fossato e la pista d’atletica. Sei talmente distante che non riesci a stare a contatto con il gioco. Io sto pensando di costruire un nuovo stadio. Dove stanno le curve vorrei creare degli spazi di frequentazione, di ristorazione e fare invece le curve al posto delle tribune. Non ci deve essere differenza tra ricchi e non ricchi. Creiamo 50mila posti a buon prezzo per fare il tifo nel miglior modo possibile. Voglio offrire il miglior spettacolo possibile. Si potrebbero anche mettere due maxi schermi. Prendiamo ad esempio Sky che adesso adotta una modalità di ripresa molto emozionante per la Formula 1. Pensate se si potesse fare qualcosa simile con i nostri straordinari tifosi. E poi cosa è questa cosa che io non posso parlare con i miei tifosi, altrimenti mi vengono ad inquisire. Ma mica stiamo in uno stato di polizia. Tifosi del Bayern che vogliono ‘apprendere’ dai napoletani? Rummenigge mi ha detto che alcuni tifosi volevano replicare chiedendo la consulenza ai nostri tifosi. È una cosa divertente. Gradoni al posto dei sediolini? Me lo hanno detto i tifosi. Noi siamo quelli del ‘chi non salta…’ . Io però gli ho spiegato che sono norme Uefa, dobbiamo convivere con le loro regole. Se poi qualche malevolo estrapola mezza frase senza seguire il discorso. D’altronde non c’erano neanche i soliti giornalisti al seguito del Napoli. Ci tenevo a precisare queste cose, non volendo essere frainteso. Cambiare il calcio? Sono tutti anziani con difficoltà di rapportarsi al cambiamento. Macalli deve capire che non risolve il problema della Lega Pro con 60 squadre. Inserire le Primavere in Lega Pro può invece essere una buona idea. Un’altra idea potrebbe essere subordinare l’accesso alla Serie A a determinati requisiti. Mica in Formula 1 corrono le Formula 2. Adesso parlano della legge per gli stadi, ma è una legge che ancor prima di essere approvata è da cestinare. Da due anni a questa parte la situazione economica è stata stravolta. Ormai tutto è cambiato. Non si possono mettere biglietti a 50-60 euro, purtroppo io mi devo adeguare in un mondo che ho già trovato. Io voglio solo mettere i tifosi nella giusta condizione di partecipare alla partita. Si tratta di fare un regalo di democraticità alle Curve. Purtroppo la politica e le istituzioni hanno affossato il calcio italiano. Gara col Torino? Adesso mi godo Insigne con l’Under 21. Poi penso al Torino. Ventura è stato il mio primo tecnico, mi ricorda un film fatto dalla mia famiglia. L’ho visto sempre come un ragazzo degli anni ’60. Cavani? Ha un contratto con una clausola. Se lui vuole andare via si utilizza la clausola, altrimenti se vuole resta con noi. Noi la nostra parte la stiamo facendo. Male che va si volterà pagina. Se non ci sarà Cavani ci sarà un altro. Saranno tutti giocatori in grado di onorare la maglia azzurra. Ricordate Lavezzi e Quagliarella. Noi staremo sempre a livelli più alti. Il nostro dovere è continuare a crescere”
La Redazione
G.D.S.
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