Il presidente Aurelio De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Fiorentina-Napoli, finale di Tim Cup. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“La seconda coppa mi fa molto piacere. La bontà del progetto è tutta nella scelta di Rafa Benitez, che ci ha portato ai preliminari di Champions League. Sono contento per Rafa perchè ha vinto dei trofei al suo primo anno in Italia ma non aveva avuto la possibilità di continuare la sua mission, l’Italia glielo doveva. Poi c’è la possibilità di giocare nuovamente la sfida eterna con la Juventus non a Pechino ma in questo stadio. Prima della partita ognuno diceva la sua verità, ma ad un certo abbiamo saputo di due codici rossi presso il Policlinico; ciò che ci preoccupava di più era l’intervento chirurgico a cui doveva sottoporsi il tifoso. Non me la sento di fare illazioni, aspetto notizie dal Gemelli dove è stato trasferito il ferito. Vi dovreste domandare perchè il Ministero degli Interni non riesce ancora ad organizzare serenamente le manifestazioni sportive. I tifosi di Napoli e Fiorentina hanno dimostrato grande civiltà, ciò che è successo a quattro-cinque chilometri dallo stadio non riguarda il calcio. Seconda Coppa Italia, è sazio? Non sono mai sazio. Vittoria delle idee? Con Rafa siamo sempre d’accordo, ci vuole pazienza, tempo per cercare di sbagliare il meno possibile. Negli occhi della gente brilla sempre l’idea che ciò che costa di più vale di più. Quando non paga questo concetto, si rischia di decuplicare il valore. Fatturato? Se l’hai più ampio, hai più possibilità di vincere. Ognuno di noi ha una sfera personale ed una professionale, nel calcio come nel cinema spesso i due aspetti sono sovrapposti, ciò non sempre è un bene. Riguardo ai festeggiamenti, oggi non mi sembra il caso di andare a Napoli a farlo, la Coppa resterà nel mio ufficio a Via Ventiquattro Maggio. Martedì dovevo partire ma ho già spostato l’aereo perchè festeggeremo contro il Cagliari. Napoli è una città difficile ma vivibilissima per i calciatori. La gente è affettuosa, calorosa, straordinaria, il calcio viene vissuto in maniera viscerale. Siamo sopravvissuti alla Terra dei Fuochi, quindi non ci fa più paura nulla. I giocatori sudamericani, francesi si adattano molto meglio rispetto a quelli nordici, ma molto spesso dipende da mogli, amanti, famiglie. Futuro di Benitez? Rafa è a Napoli, dobbiamo ancora garantire il terzo posto e poi pensare a costruire qualcosa d’importante. Io non gli regalo il rinnovo perchè ha un contratto e non c’è nulla da rinnovare. Il Mundo Deportivo scrive che il figlio di un camorrista ha deciso di giocare la Coppa Italia? La Coppa era un appuntamento e bisognava presentarsi a tale situazione. Poi con i tifosi si discute perchè loro ci mettono tanta passione; il dott. Formisano è andato senza poliziotti a parlare con loro, ciò è una dimostrazione di responsabilità. Perchè dobbiamo sempre demolire? C’è stato qualche petardo ma nello stadio si è vissuto uno spettacolo civile considerando anche le notizie che arrivavano. Insigne era un pupillo napoletano, fa piacere che ci sia perchè altrimenti diventa una squadra di stranieri. I complimenti vanno a Rafa e non a me perchè l’ha saputo valorizzare. Oggi poteva anche non farlo giocare, poi si chiama Coppa Italia e senza italiani come si fa? Dedico questa vittoria alla città di Napoli, ai tifosi e soprattutto a quello che ora è in ospedale”
Dai nostri inviati all’Olimpico Ciro Troise e Stefano D’Angelo
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