Aurelio De Laurentiis parla ai microfoni di Marte Sport Live. Il presidente è a Lione per la presentazione del restauro del primo Amici Miei: “C’è questo festival voluto dallo stesso direttore del festival di Cannes. Vedremo delle cose molte interessanti e presentiamo il restauro del primo Amici Miei. E’ un film che rimane nella storia del cinema. Qui c’è una pioggia battente. Stasera incontrerò il presidente del Lione, Aulas. Ceneremo assieme”. Si parla della vittoria di ieri. Ranieri e Borriello hanno parlato di sfortuna, i giallorossi avrebbero meritato il successo: “La Roma sta cercando di tirare acqua al suo mulino, ma è un costume italiano, noi invece siamo napoletani e abbiamo una marcia in più”. Mazzarri ha detto che il Napoli non si fermerà: “Le componenti di questo gruppo sono molteplici. Da quando è arrivato, molto giocatori già c’erano. Lui è un tecnico che fa esprimere al massimo il materiale che ha disposizione. Siamo allineati al 100%”. Abbiamo grandi doti. L’argomento caldo è la questione delle nazionali e la gestione del calcio: “Bisogna sederci ad un tavolo e definire alcune regole: i rapporti tra Fifa, Figc e Lega vanno stabiliti. Dobbiamo capire quanto ci pagano i ‘prestiti’ dei giocatori per le nazionali e le coperture assicurative. Noi società siamo proprietarie dei cartellini, finora ci sono stati degli scippi, nessuno si è mai ribellato e dovremmo discuterne in maniera calma e pacata. Non si può agire sempre d’imperio”. Nessun giocatore italiano è stato convocato da Prandelli: “Egoisticamente dico meno male, altrimenti non avremmo avuto nessuno in questa settimana, ma dico ai vari Maggio e Dossena di stare tranquilli, prima o poi arriverà la chiamata anche per loro”. Il Napoli esprime un bel gioco. De Laurentiis evita i proclami: “Non voglio fare false promesse ai nostri tifosi, è ovvio che ce la giocheremo fino alla fine. Ma non dobbiamo neanche deprimerci se ci sarà qualche incidente di percorso. Il Napoli s’impegnerà sempre, è la nostra filosofia di lavoro e oramai la conoscete tutti. Da qui a dire, vinciamo tutto, ce ne vuole. Mi sembrano proclami superficiali, il campionato è lungo, le partite sono tante, siamo al primo anno di esperienza in Europa. Bisogna essere coscienti delle difficoltà. Avete visto cosa è successo a Bucarest, quando si è raggiunto lo stadio con gli Ipod e con la musica a tutto volume. Abbiamo rischiato grosso, credo che ci sia ancora imperizia e inesperienza da parte dei calciatori. Dobbiamo acquisirla in maniera precisa e costante. Se puntiamo sui giovani sul modello Barcellona, non possiamo pretendere che ci sia subito grande maturità. Andiamo avanti con calma, vogliamo fare centro e colpire il bersaglio. Ieri comunque mi sono divertito tanto anche se la visibilità al San Paolo non è delle migliori con questa pista d’atletica. A Cesena, la partita si vedeva meglio. Speriamo di poter modificare il San Paolo secondo schemi moderni“. Chiusura dedicata a Reja, in vetta alla classifica: “Mi fa piacere, è stato con noi. Ma adesso siamo avversari, l’azzurro deve prevalere sul biancoceleste. Speriamo di poter fare entrambi un buon campionato”.
LA REDAZIONE
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