Aurelio De Laurentiis veste i panni del grande tentatore e apre niente meno che ad Alessandro Del Piero: “Sono sempre stato un suo ammiratore, l’ho anche contattato in passato per fargli fare un film. Adoro la sua educazione e l’attaccamento alla maglia. Da noi c’è sempre posto per lui ma dipendesse da me farei giocare solo giovani di 19 e 20 anni. Forse sarebbe uno straordinario ‘consultant’ per la società ma credo che lo farebbe più volentieri alla Juventus”.
Il discorso Del Piero apre il capitolo Juve, avversaria domenica prossima in campionato: “Sono sfide che mi emozionano sempre, sin dall’epoca del trofeo Birra Moretti, quando noi eravamo in serie C e incontravamo la Juve di Moggi. Quando ho visto il calendario e ho notato che giocheremo allo Juventus Stadium l’1 aprile, mi è venuta qualche idea perchè io sono un tipo dispettoso… La Juve è una grande squadra, che non demorde mai, lo si capisce anche dagli atteggiamenti di gente come Conte e Del Piero, vuol dire che c’è un saggio e cosciente impegno”.
Ma per De Laurentiis tiene banco la finale di Coppa Italia. La sede di Roma suscita perplessità nel numero uno dei partenopei, cosa non gradita al presidente del Coni (“Chi ha cervello faccia un passo indietro”, ha detto Gianni Petrucci). La replica non si è fatta attendere: “Quella di Petrucci è una battuta di dubbio gusto. Chi ha cervello faccia in modo che il calcio si modernizzi, chi ha governato il calcio finora non
ha dimostrato di avere molto cervello”.
“Se esistono tutte le condizioni perchè sia una bellissima festa gradirei giocare la finale di coppa Italia a Roma ma, se avremo dei dubbi, vireremo da un’altra parte, mancano quasi due mesi, abbiamo tutto il tempo per pensarci insieme alle istituzioni, nel rispetto reciproco”.
Infine, De Laurentiis svela un altro progetto di grande richiamo: “Vorrei organizzare una partita amichevole tra i grandi del Napoli e la squadra attuale. Credo che Maradona, se non avesse problemi con il fisco, potrebbe partecipare, ma fino a quando questi problemi ci saranno, sarà dura rivederlo in Italia. Diego però ha già dichiarato di voler risolvere questi suoi problemi, non appena lo farà lo accoglieremo a braccia aperte”.
Fonte: repubblica.it
La Redazione
R.D.G.
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