Durante la presentazione della nuova MSC Crociera Preziosa interviene il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul momento della squadra e sul futuro di Cavani e il tecnico azzurro Walter Mazzarri.
Buonasera presidente, ma quale sarà il destino di Mazzarri?
«Io non ho problemi. Ma ora non pensiamo al suo rinnovo, ma solo alla gara contro il Torino».
È pronto a un eventuale cambio?
«Io non cambio Mazzarri con nessuno. Mazzarri può cambiare presidente, ma io non cambierò allenatore».
Quindi?
«Se dipendesse da me, lo ripeto, non cambierei mai Mazzarri; il futuro dipende da lui».
Le piace Allegri come allenatore?
«Moltissimo, fin dai tempi di Cagliari. È energico, determinato, educato. È un ottimo allenatore».
Potrebbe essere un eventuale alternativa a Mazzarri.
«No, lo ripeto: io Mazzarri me lo tengo stretto. E poi dopo aver avuto un allenatore toscano, il prossimo non sarà toscano…»
Cosa vi siete detti con Allegri qui a Genova?
«Ci siamo salutati, gli ho fatto i complimenti, mi piace molto… Forse non ci vedremo a San Siro fra due 3 settimane perchè tornerò solo in extremis da un viaggio in Oriente».
Il destino di Cavani?
«Resta sicuramente in azzurro, per questo nel suo contratto ho inserito una clausola rescissoria altissima. Al momento ci sono solo due formazioni al mondo che possono investire circa 70 milioni di euro, la cifra che io chiedo per poterlo cedere».
Fedeltà assoluta quella di Cavani?
«Edi ha sempre dimostrato un grande fervore e una grande professionalità, si trova bene a Napoli ma è ovvio che ci possa essere l’attrazione per club come Barcellona e Real Madrid».
In questo momento il suo rendimento attuale risente del «gossip» su di lui?
«Nella vita privata dei nostri giocatori non mi permetto di entrare».
Ma questo Napoli continuerà ad essere comunque competitivo?
«Abbiamo un impegno nei riguardi della città. Anche in caso di addio di Cavani o Mazzarri prometto che costruiremo una grandissima squadra. Del resto otto anni fa eravamo in Serie C e adesso sfioriamo i 200 milioni di fatturato».
Il secondo posto in questo campionato consacrerebbe il Napoli come una grandissima squadra?
«Diciamo che i conti si fanno alla fine, ma comunque il nostro torneo è stato caratterizzato da alcuni incidenti di percorso. L’errore di Aronica (al San Paolo contro il Torino, 1-1; ndi) e alcuni gol evitabili hanno condizionato la nostra partenza».
Quando il Napoli potrà diventare definitivamente competitivo sui livelli della Juventus?
«Se il Napoli e il Milan fossero partiti in modo diverso la Juve non sarebbe dove è adesso… Ripeto: la Juve ha fatto bene, ma le sue due principali antagoniste sono rimaste vittime di alcuni gravi incidenti di percorso».
La Juve è irraggiungibile in questo momento?
«È una grandissima squadra, ha avuto anni in cui è arrivata settima e ha vinto anche in maniera non proprio diretta. E «calciopoli» questa cosa l’ha spiegata…»
Il giallo-Pandev su Mourinho.
«Non so esattamente che cosa sia successo. Mi sembra una situazione talmente ridicola… Non penso che Pandev abbia mentito… Ma se non ha detto la verità, potrebbe anche essere stato indotto a farlo».
Fra poco si gioca Milan-Napoli. Chi è più forte fra Cavani e Balotelli?
«Sono talmente diversi fra di loro… Cavani può considerarsi ormai italiano a tutti gli effetti, è qui da tanto tempo… Balotelli, invece, non ancora perché ha giocato molto in Inghilterra. Deve crescere e deve dimostrare quanto è forte veramente».
Per il secondo atto si tratta solo di un testa a testa fra Napoli e Milan?
«No, ci sono almeno cinque o sei squadre che possono competere per la conquista di un posto in Champions League. Comunque la sfida di San Siro, in programma a metà aprile, non sarà decisiva per questo verdetto».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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