Il Presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del programma sportivo “Tutti convocati”, in onda sulle frequenze di Radio24. Queste le parole del patron azzurro qui di seguito riportate dalla Redazione di IamNaples.it: “Contro la Roma c’è ancora un altro match da giocare a marzo, il derby del Sud non termina qui. Di questo Napoli ho tanti ricordi bellissimi per quanto mi riguarda: il passaggio in B, poi in Serie A, il primo approdo in Europa. Per non dimenticare le partite straordinarie col Chelsea, il Borussia Dortmund e l’Arsenal. Attorno a me ho dei professionisti, Benitez mi ha conquistato: sembrava mio padre, mio fratello, un amico. Tutto quel tipo di affetto che un tipo di napoletano esprime. Mi ha convinto per il suo grado d’umiltà che mi ha impressionato: dopo due ore avevo già deciso che sarebbe stato lui l’uomo adatto al Napoli. Mazzarri è uno stakanovista del lavoro come Benitez, ma sul piano del gioco sono molto diversi. Rafa è un allenatore che mira al cambiamento, il 3-5-2 in Europa non lo fa nessuno, e se guardiamo alle altre squadre, le migliori giocano con il 4-2-3-1”. De Laurentiis parla poi dell’ex pupillo del Napoli, l’attuale attaccante del PSG Edinson Cavani: “Cavani aveva affermato che il suo lavoro a Napoli era ormai concluso, a quel punto è stata saggia la decisione di mandarlo via: nessuno vuole avere scontenti. L’idea di Rafa è stata quella di prendere altri giocatori come Mertens e Callejon. Lui non ha avuto nessun dubbio ad usare Insigne, con Mazzarri c’era sempre il timore di utilizzare qualche nuovo: come Vargas ad esempio, che in Spagna alla prima partita ha segnato e fatto un assist, mentre nel Napoli è stato un fantasma, e l’avevamo pagato tanto perchè aveva fatto un Campionato strepitoso in Sudamerica”. Alla domanda sui rapporti con Maradona, De Laurentiis sostiene con fierezza: “E’ uno di casa. Con me ha fatto un film quando non sapevo nulla di calcio, passammo una nottata all’hotel e mi raccontò assieme alla moglie tutta la storia della sua vita: affascinante. Quando ho preso il Napoli venne al San Paolo solo una volta, poi ha avuto i noti problemi con il fisco ed era complicato riuscirsi a vedere. Un posto nel Napoli? Lui potrebbe essere il nostro ambasciatore in giro per il mondo”.
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