Queste le parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport:
“Obiettivo scudetto? Quando inizia un campionato tutti quanti hanno in animo di fare il meglio possibile. Quest’anno abbiamo parlato molto con Mazzarri e Bigon decidendo di non fare innesti che avrebbero escluso investimenti precedenti. Un riferimento preciso è su Vargas e Insigne: uno un investimento economico mentre l’altro prodotto del vivaio. Quest’anno puntiamo sul lavoro di squadra più che sui solisti. Senza Champions campionato più agile? Noi onoreremo al meglio l’Europa League, com’è accaduto con la Champions. Ci saranno dunque settimane in cui giocheremo tre volte, con conseguenti spostamenti. Per questo abbiamo voluto allestire una doppia squadra, una cosa che negli anni precedenti abbiamo evitato proprio su precisa richiesta di Mazzarri. Questa stagione invece abbiamo creato due formazioni di qualità, è chiaro che affronteremo questa competizione senza ignorarla. Il campo del San Paolo ieri sera? Non è responsabilità del Sindaco, ma del Napoli. Il problema del campo è un virus che è entrato nel terreno e che con le alte temperature ha creato una situazione come quella che si è vista ieri. Sono cose che capitano. Calcio italiano salvato dai giovani? Credo che in tempi di crisi sia giusto, anzi è ciò che va fatto, evitando solo di pensare al grande nome da dare in pasto ai media. Bisogna che il mondo dell’informazione impari a raccontare la vita di persone normali. Io vero “regista” del Napoli? Nel calcio come nel cinema ho sempre cercato di parlare, relazionarmi e capire i mondi in questione. Il cinema è stata una palestra importante e mi piace essere sempre in prima linea, prendendomi le responsabilità che mi spettano. A me piace lavorare e il mio hobby è la professionalità. Un nuovo top player? Con Cavani, Hamsik e Pandev ho fatto degli investimenti elevati per Vargas a gennaio è una scelta fatta per questa stagione. In più ci aggiungiamo Insigne che diventerà un riferimento per il Napoli. Con cinque giocatori di questo valore un ulteriore giocatore sarebbe stato un problema. Acquistare il San Paolo? Stiamo discutendo per rimetterlo a posto. Stiamo inoltre cercando anche di fare un nuovo centro sportivo su 14 ettari con dieci campi da calcio, un albergo e una scuola per i ragazzi. Queste sono le nostre scelte. Smaltita la rabbia della Supercoppa? Dopo cinque minuti…”
Fonte: TMW
La Redazione
A.S.
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