Luciano Spalletti presenta la super sfida del San Paoodi domani tra Inter e Napoli . Ecco le dichiarazioni rilasciate dal tecnico in conferenza stampa:
“Il Napoli è uno spot per il calcio in generale. Devi per forza sfidarlo e non puoi assolutamente restare sulle tue. C’è solo un pallone: se non ce l’hai tu, ce l’hanno gli altri: anche quando hanno perso delle partite si sono visti tratti di perfezione. Non si sono mai visti in questi due-tre anni avversari che abbiano messo sotto gli azzurri. Sarri, se avesse continuato a lavorare in banca, a quest’ora sarebbe Ministro dell’Economia”.
“Essere offensivi o più guardinghi in difesa? Non puoi pensare di curare solo un aspetto per poter avere la meglio su una squadra come il Napoli. Ormai ci siamo dentro fino al collo e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, cercando la vittoria al San Paolo. Ci vuole equilibrio e arte, questi due aspetti vengono solo dal lavoro quotidiano”.
“Inizio traumatico dell’Inter al San Paolo negli ultimi anni? L’atteggiamento dei miei ragazzi al gol del 2-2 subito nel derby dimostra lo spirito acquisito. Vogliono imbottire la squadra di ‘interismo’. Questo la dice lunga…è una storia che parte dai piedi, arriva alla testa e passa anche dal cuore”.
“Può bastare la prestazione del derby per battere il Napoli? Sono prestazioni che alla lunga mettono qualcosa sul piatto. Ci sono stati anche i momenti in cui abbiamo sofferto ed è stato bravo Handanovic, il tutto fatto sempre con discreto ordine. Quella della settimana scorsa, per me, resta quindi una partita di alto livello”.
“Napoli e Inter hanno puntato su due blocchi saldi e sono in vetta per questo? Ci sono anche altri motivi, l’Inter ha lavorato bene nelle scelte ed il Napoli lo fa da quasi tre anni ormai. Per il momento noi siamo stati bravissimi nelle scelte dei momenti delle partite e nel saper cogliere l’attimo. I partenopei giocano da tre anni a questi livelli e lottano sempre questa classifica. Mandano in giro per l’Europa un messaggio importante. Qui bisogna però essere bravi a cambiare carrozza e treno…Il Napoli e Sarri sono simpatici, ma bisogna arrivare davanti alla Juve per vincere il campionato. La Roma poi è una squadra fortissima, la conosco bene. La Lazio non va sottovalutata, considerate le capacità tecniche e tattiche del suo allenatore e di un team manager bravo come Peruzzi. MI fido di Montella sul Milan…”.
“La sfida di Manchester ha insegnato cose nuove? Il Napoli è perfetto, non ho trovato aspetti nuovi. Ho guardato con curiosità il City perchè è una squadra che conosco di meno. Giocavano palla a tre ed il terzino non saliva sulla linea degli attaccanti per restare a centrocampo. È stata una soluzione tattica interessante da parte di Guardiola. Il Napoli poi ha saputo prendere le misure ed il pareggio alla fine poteva starci senza nessun tipo di recriminazione”.
“Guardare le sfide importanti di Champions stimola ancora di più? Spero che la mia squadra sia stimolata di suo, non a seconda delle partita che guardano i calciatori da spettatori”.
“Il Napoli deve vincere lo scudetto? Non l’ho mai detto, state buoni che domani devo incontrare Sarri (ride, ndr). Il discorso del fenomeno e del fallito non mi appartiene. Gli azzurri hanno affrontato un gruppo come quello del Manchester City, in cui il calciatore più ‘economico’ vale almeno 40 milioni di euro. La stessa Roma si è confrontata alla grande con lo squadrone di Conte. Sono valori che restano e vanno sottolineati”.
“Quanto conta avere più ricambi nella gara di domani? Nulla, noi non siamo tantissimi ma, loro hanno giocato una gara infrasettimanale. Nell’Inter non ci lavorano degli sprovveduti, abbiamo fatto tutto il possibile affinchè non ci fossero rimorsi o limitazioni di alcun genere. Tutta la rosa è di prima qualità. Se a Santon gli faccio fare il centrocampista, lo fa senza problemi. Siamo nelle condizioni di poter giocare ad armi pari con il Napoli”.
“Se ho dato tanta autostima alla squadra? Siamo in tanti che lavorano in nerazzurro, oltre ai calciatori. Abbiamo un dietro le quinte formoso e completo di tutto. Siamo a completare quelle posizioni che ci permettono di non avere spifferi…Lavoriamo tutti insieme, siamo una società forte. Ho collaboratori che hanno allenato tutti in Serie A e che mi insegnano giorno per giorno nuove cose. Io conto 1…”.
“Sfida tra bellezza e pragmatismo domani? Sono d’accordo, loro son belli ma anche concreti, hanno dato molto emozioni al pubblico napoletano. Noi ci stiamo attrezzando e noto i miglioramenti. Tra un gara ed un’altra ci può essere il balzo più lungo che accorcia le differenze. Loro lavorano da tre anni insieme pensando sempre allo stesso tipo di calcio. Vogliamo giocare partite belle che ci diano emozioni, la sfida del San Paolo è una di queste”.
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