L’ex difensore azzurro e ct dell’Under 21 Ciro Ferrara ha rilasciato un’intervista ai colleghi de Il Mattino. Ecco quanto individuato da IamNaples.it:
“In Germania come una sorte di 24esimo convocato? Lippi e la Figc mi chiamarono qualche mese prima dell’inizio del torneo iridato per far parte dello staff azzurro. In quei giorni mi sentivo più un calciatore che un allenatore e infatti non saltavo mai una partitella. Apparizione in un mondiale? Entrai nel corso dello spareggio per il 3° posto di Italia ’90 contro l’Inghilterra. Eravamo reduci dalla cocente eliminazioni ai rigori in semifinale contro l’Argentina di Diego. Fino ad allora ero sempre andato in tribuna. Vicini diede a tutti noi la possibilità di giocare e noi vincemmo la partita in maniera convincente. Brasile, Argentina, Spagna e Germania le mie favorite? Certo, ma non inserire l”Italia tra le pretendenti al titolo è un errore che nessuna selezione può commettere. Più siamo dati per spacciati e più siamo in grado di far male. Perchè l’Italia è meglio di Uruguay e Inghilterra? Da sempre siamo abituati in questo tipo di manifestazione ad andare al massimo. È la tradizione. I fratellini d’Italia sono tutti cresciuti con me? Li ho visti muovere i primi passi, prima come responsabile del settore giovanile della Juventus poi come ct dell’Under 21. Ho portato Immobile a Torino? Massimo Filardi mi segnalò questo giovane che con il Sorrento faceva faville. Non persi tempo e convinsi i dirigenti della juventus a prenderlo. Impresa che non riuscì con Verratti? È vero. Il Pescara giocava ancora in serie C e me lo propose: voleva un milione. In quel caso i vertici bianconeri mi stopparono: quella cifra non volevano spenderla. Immaginavo un Insigne così forte? Certo, era ancora al Foggia quando lo convocai: ho sempre ammirato le sue doti tecniche e la sua rapidità di pensiero. Con Mazzarri e Benitez ha fatto passi da gigante. Difensori-simbolo di questo mondiale? Spero De Sciglio e Darmian. Torno presto in panchina? Mi auguro di si. Ora mi godo i mondiali da commentatore con Sky dopo averli vissuti da calciatore e da tecnico con Lippi. Sarà l’occasione per tenere d’occhio qualche elemento interessante”.
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