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CDS – De Laurentiis: “Napoli, in testa la Champions”

Il pallone (di ve­tro) è un contenitore nel qua­le infilare gli occhi per fis­sarne persino e dettagli: ma prima di posar via lo sguardo – e sfidare l’anestesia da afa – una rinfrescatina alle idee (da Berlusconi a Lavezzi, dallo scudetto al ruolo in Eu­ropa, dagli abbonamenti alle poltrone in Lega e Federcal­cio) è suggerita dai trenta­cinque gradi all’ombra d’un mondo in cui è (quasi) tutto sbagliato e c’è molto da rifare.

De Lauren­tiis, il re leo­ne del mer­cato è questo Napoli.

«Siamo stati razionali, ci siamo rinforzati là dove sen­tivamo l’esigenza di farlo: ora partiamo all’arrembag­gio.Ma con serenità».

In sette anni, dalla C alla Champions: qual è il prossi­mo
obiettivo?

«Riuscire a fare del Napoli una grande in Europa e nel Mondo. Inseguiamo una cre­scita graduale: un anno fa, ri­corderete, mi sarei accon­tentato del quinto posto».

E ora che riparte dal terzo…

«Ma io so com’è il calcio, l’ho imparato rapidamente: ab­biamo allestito una splendi­da squadra, però adesso si va in ritiro e si vedrà».

L’estate rovente prevede sfi­de fascinose.

«Ho offerto un milione di eu­ro al Manchester United per riuscire ad allestire una ami­chevole di lusso al San Paolo: siamo in attesa di una rispo­sta ».

Restringendo i confini, siete il club che s’è mosso prima ­forse meglio – delle concor­renti al titolo.

«Io non faccio la lotta al Mi­lan, all’Inter o alla Juventus, anche se comprendo i desi­deri popolari e la fame di scudetto: ma il Napoli dei fa­volosi anni ‘80 è stato cancel­lato dagli eventi. Noi siamo giovani e chiediamo un po’ di pazienza: ab­biamo ambi­zioni interna­zionali ».

Restiamo sul mercato e i suoi nodi: La­vezzi?

«Piace ai na­poletani e io lavoro per i miei tifosi. Per quanto mi riguar­da, Lavezzi non è sul merca­to, però so bene che potrebbe venire qualcuno con 32 mi­lioni di euro e acquistarlo. Ammetto che sono pentito dell’introduzione della clau­sola rescissoria, tant’è vero che non è stata concessa né a Inler, né a Cavani».

Giochino del giorno: parte Lavezzi e chi arriva, San­chez
o Pastore?

«Non Pastore, per comincia­re: Zamparini è un simpatico amico e mi usa come sponda per far lievitare il prezzo del­l’argentino. E poi, dovesse succedere, deciderà Mazzar­ri ».

Possibilità che ciò succeda?

«Io con Lavezzi – si sa – ho avuto qualche contrapposi­zione, ma poi abbiamo chia­rito. Sarebbe da 13-14 gol; ne ha fatti 6, è vero, ma ha sal­tato molte partite e confezio­nato un numero impressio­nante di assist. Per me La­vezzi non è in vendita».

Gargano rischia?

«Abbiamo alcune offerte, pu­re importanti, e valuteremo. Nessuna precisa intenzione di darlo via, ma…».

La Coppa America vi lascia (quasi) senza attaccanti e Lucarelli è un’opzione.

«Lucarelli è una persona me­ravigliosa, però penso che la sua missione calcistica con noi sia andata esaurita. Ma per lui potrebbe esserci al­tro, se vuole».

A proposito, gli abbonamen­ti?

«Una provocazione – «que­st’anno non li faccio» – ha aperto un caso. Ci vuole un po’ di ironia, signori. Io sto già studiando le soluzioni».

Questo calcio continua a non piacerle?

«Io inseguo un altro modello. Siamo stati mesi prigionieri di una trattativa da medioe­vo. Bisogna cambiare in Fe­derazione e in Lega, basta con le politiche delle poltro­ne. Tra poco salterà qualche testa, la mia o la loro vedre­mo. Ma siamo vecchi, supe­rati: ignoriamo i fermenti, l’interesse prodotto dal cal­cio femminile e litighiamo su come dividerci una parte dei proventi tv».

Uno spettacolino a più pun­tate niente male.

«A me viene da dire solo gra­zie alla Melandri per quella bella legge; o grazie a Berlu­sconi che poteva adoperarsi per correggere questo siste­ma e invece se n’è guardato bene. Lui ch’è un esperto, che potrebbe fare pure l’alle­natore, aveva i mezzi per far crescere globalmente il si­stema. E nessuno avrebbe sospettato che ci sarebbero stati interessi personali. E in­vece, nulla: grazie Silvio, grazie presidente, grazie Berlusconi».

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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