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CDS – Britos: “Con il Napoli conquisterò la Celeste”

DIMARO ( TN) – Ecco un altro azzurro pronto a dare tutto per Mazzarri. Si trat­ta di Miguel Angel Britos Cabrera, uru­guagio di Montevideo, classe ‘ 85, alto 1.88 per 82 chili, già tre campionati in Italia nelle fila del Bologna. Britos e Maz­zarri si sono conosciuti per telefono un’estate fa. Qualcuno li aveva messi in contatto quando l’uruguagio sembrava sul punto di passare al Napoli, poi non se ne fece più nulla. Ma la stima per l’alle­natore è enorme. Ora c’è anche la ricono­scenza per De Laurentiis e per il Napoli: « Non hanno badato a spese pur di aver­mi e farò di tutto per ri­cambiare. Anzi, sono con­vinto che il Napoli possa aiutarmi a conquistare la nazionale ed a prendere parte ai prossimi mondiali insieme con Cavani e Gar­gano ».

Britos ha sentito i suoi futuri compa­gni di squadra, neo campioni in Coppa America?

«Non ancora, non li ho voluti disturba­re ma li conosco. Ma con Cavani e Garga­no siamo parlati diverse volte, prima del­le partite. E poi mi sono accodato agli sms di felicitazioni che sono partiti dal nostro albergo la sera della vittoria. Per noi uruguagi è motivo di grande orgoglio aver vinto un titolo così prestigioso. Io e Bogliacino, qui in ritiro, scherziamo spesso con gli argentini».

E’ vero che era ad un passo dal Lione?

«Sì, ed avrei guadagnato anche di più. Ma sono stato io a volere fortemente il Napoli. Desideravo restare in Italia. E poi, sapevo di avere la stima di Mazzar­ri. Ricordo ancora la marea di tifosi che vennero a Bologna. E ricordo l’atmosfera del San Paolo».

Quando ha avuto modo di conoscere Mazzarri e come nasce questa stima?

«Ci siamo sentiti per tele­fono l’estate scorsa. Mi dis­se che mi apprezzava come calciatore e che mi avrebbe voluto con lui. La stima na­sce da una mia prestazione contro la Sampdoria. Con­trollavo Cassano. Ci tro­vammo diverse volte nell’uno contro uno e lo anticipai sempre. Vincemmo tre a ze­ro. Quella è stata la partita più bella gio­cata con la maglia del Bologna. Poi non se ne fece più nulla, perchè per cedermi chiedevano una cifra piuttosto alta».

Anche stavolta la valutazione è stata ri­tenuta alta da tanti addetti ai lavori (cir­ca 9 milioni di euro) per la verità.

«Lo so ed è per quello che ringrazio la società, il tecnico, il presidente. Ma io penso solo a dimostrare sul campo di va­lere tanto e di migliorare».

Si è mai cimentato in una difesa a tre?

« Mai finora, ma impiegherò poco per adattarmi. Mazzarri mi sta dando consi­gli in continuazione. Devo apprendere so­lo taluni movimenti, non è poi così com­plicato. Avere poi al fianco un giocatore come Cannavaro ed alle spalle un portie­re esperto del calibro di De Sanctis aiuta non poco. La mia ambizione è quella di strappare un posto da titolare e giocare sempre, so di dover lottare giorno dopo giorno ma sono pronto a tutto».

Chi l’ha impressionato di più in questi giorni?

«Hamsik. E’ imprevedibile, difficile da marcare, sfugge sempre e ha i colpi del campione vero. In allenamento spesso mi fa venire i mal di testa ma saranno pro­blemi degli avversari. Davvero avevo co­nosciuto pochi calciatori come lui: non sai mai quando affonda, quando tempo­reggia, quale giocata s’inventa».

E non sono ancora rientrati Cavani e Lavezzi….

«E’ vero. So di cosa è capace Edinson, e ho avuto modo di provare sulla mia pel­le le serpentine di Lavezzi».

Dove pensa possa arrivare il Napoli?

«Già confermare il terzo posto sarebbe un bel traguardo ma da quando ho potu­to capire, i miei compagni ci tengono a ben figurare anche in Champions Lea­gue, una competizione affascinante per tutti. Ho scelto Napoli soprattutto per questo: offre una vetrina che non avrei trovato da altre parti ed un pubblico che ti carica come nessun altro. L’ho notato già in ritiro».

Su di lei il Napoli si è fiondato dopo il rifiuto di Criscito, le pesa questo acco­stamento?

«Assolutamente no, sono sicuro di reci­tare la mia parte e di arrivare ai mondia­li grazie al Napoli ed a Mazzarri».

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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