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Cavani: «Dio mi ha mandato al San Paolo» Intervista integrale al nuovo bomber del Napoli

FOLGARIA (18 luglio) – Per capire qualcosa di Edinson Cavani, bisogna soltanto parlare con lui: è nota la sua fede cristiana evangelica pentecostale, certo; sono noti il suo garbo e l’umiltà. Soprattutto la pacatezza della persona nell’affrontare argomenti anche spinosi, come le richieste da parte di altri club.

Ma quando con la voce sottile e il tono mai, ma proprio mai sopra le righe ti dice che è il Signore ad averlo condotto verso l’azzurro, e che per questo non ha paura, allora ti rendi conto che il Napoli ha acquistato un calciatore non calciatore. Un personaggio fuori del comune, che guarda le persone più che il blasone e il danaro.

Domanda chiave, subito: scusi, Edy, perché ha scelto il Napoli?
«Perché ha creduto in me. Perché mi ha voluto fortemente».

Anche l’Inter e il Wolfsburg la corteggiavano.
«Sì, è vero, ma non ho avuto dubbi: quando ho capito che il Napoli mi voleva a ogni costo, ho fatto la mia scelta. Felice, sereno».

Lei sembra una persona serena.
«Lo sono, molto. Perché è il Signore che mi guida».

L’ha guidata anche in questa scelta?
«Sì, è Dio ad avermela suggerita. Quando è arrivata la proposta, ho sentito un calore dentro e ho detto: ‘va bene Sole, il Signore vuole che andiamo a Napoli’».

Sole è sua moglie Maria Soledad, giusto?
«Sì. L’ho detto a lei e ci siamo messi a pregare tanto. Ci siamo affidati al Signore per questa nuova avventura, questa nuova esperienza».

La spaventa cambiare città dopo quasi tre anni a Palermo?
«No, assolutamente no: sono molto fiducioso e non ho alcuna paura. Non bisogna avere paura, ma soltanto seguire la strada e dare tutto se stesso. Ci adatteremo, perché a noi piace tutto. Sono felicissimo, l’ho detto anche al direttore Bigon quando ho firmato».

Qual è il suo primo obiettivo?
«Mettermi al passo dei compagni al più presto, sacrificarmi e lavorare per trovare presto la condizione migliore. Vengo per sudarmi il posto».

E il sogno?
«Ne ho tanti, sono cresciuto nei sogni. Tutto è possibile nella vita: chi credeva che il Palermo potesse sfiorare la Champions e l’Uruguay arrivare in semifinale al Mondiale?».

Lei crede che il Napoli di Cavani possa vincere lo scudetto?
«Sì, perché no? Sogno la Champions e anche lo scudetto. Ma con tranquillità. La prima cosa sarà arrivare in città, il 2 o il 3 agosto, trovare una nuova chiesa dove pregare e inizare la nostra nuova vita».

Ora dove si trova?
«In Uruguay. Stiamo andando in campagna per il weekend. Poi torneremo in famiglia».

Ha sentito Gargano?
«Sì, siamo molto amici. Lui mi diceva sempre di venire a Napoli, me ne parlava come di un posto unico. Mi voleva a tutti i costi e ora.. ci siamo. Ho parlato anche con Lavezzi, nessun problema per il numero di maglia».

Cosa conosce della sua nuova città?
«Poco, se non che è una delle due città più belle d’Italia insieme con Roma. E poi, adoro la pizza e soprattutto la mozzarella. Io e Sole ne andiamo matti».

E della squadra?
«Che è forte e ambiziosa. Che ha giocatori bravi».

Come Hamsik, Lavezzi e Quagliarella?
«E tutti gli altri: se giochi nel Napoli, vuol dire che sei molto bravo».

Cosa dice a Mazzarri?
«Ho tanta voglia di ripagarlo: so che mi ha voluto fortemente e già questo mi rende entusiasta e pronto a lavorare. Ho parlato con lui al telefono, lo conosco come allenatore e so quanto valga. E so anche che la gente è impazzita per me: farò di tutto per rendere felice questo splendido pubblico».

 

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