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Carnevale, la partita del cuore: «Che show Udinese-Napoli»

Due scudetti al San Paolo: «Ricordi incancellabili quei giorni sono tornati»

È sempre un appuntamento speciale per lui. «Napoli è nel mio cuore, non è solo una parentesi felicissima della mia carriera». Andrea Carnevale in maglia azzurra ha vinto due scudetti, una coppa Italia e una Coppa Uefa, oggi ha 52 anni e da tempo lavora nell’Udinese come responsabile degli osservatori. «Quello di domani sarà un gran bel match, ne sono certo, potenzialmente queste due formazioni sono in grado di garantire spettacolo e gol».

Gli azzurri per restare agganciati al treno scudetto devono fare risultato pieno: il turno di campionato è favorevole alla Juve, che ospita il Siena.
«È vero, il Napoli deve vincere. Il suo problema è che anche l’Udinese deve provare a conquistare i tre punti. Abbiamo l’obbligo di risalire la classifica e questa può essere l’occasione propizia perché un risultato di prestigio accresce sempre l’autostima dei giocatori e di una squadra».
Come sta oggi l’Udinese ?
«Adesso il nostro emblema è Maicosuel: facciamo bene gran parte del lavoro ma ci manca l’ultimo guizzo. Arriverà perché credo nel lavoro di Guidolin, che alla fine porta sempre i suoi frutti».
Il Napoli è invece giù di morale: la doppia batosta europea e l’occasione persa contro la Samp hanno lasciato il segno.
«Non ci credo, l’ho detto ai giocatori. Guai a fidarsi di una belva apparentemente ferita. Tutti noi abbiamo grande stima della squadra napoletana, conosciamo il suo effettivo valore e non ci lasciamo ingannare dall’ultimo risultato negativo. Quello che è accaduto in Europa è una cosa, il campionato è un’altra. Anche perché non è difficile immaginare ora quanto sia grande la sua voglia di riscatto».
Basta analizzare le ultime gare e sottolineare l’astinenza da gol per asserire che il Napoli è quanto meno in flessione.
«Una squadra che viaggia su questi ritmi e che insegue la Juventus è in flessione? Una o due partite storte ci possono stare, mi pare che però il campionato della formazione di Mazzarri sia buonissimo, sta cercando di ottenere qualcosa di sensazionale».
Il Napoli può vincere lo scudetto?
«Non so se può farcela, sono arciconvinto che contenderà il tricolore alla Juventus fino all’ultimo. Possiede lo spessore e la forza per poterlo fare. Conosco benissimo l’ambiente e l’atmosfera che si respira in questi momenti, tutta la città insegue il grande sogno».
L’Udinese domani e poi il big-match del San Paolo, sono queste le sfide che decideranno il futuro degli azzurri?
«Non diciamo decisive ma quasi decisive. È chiaro che allo scontro diretto il Napoli vorrà arrivare senza aver perso ulteriore terreno in classifica ma l’Udinese ha la stessa voglia di vincere».
Come stanno i ragazzi di Guidolin?
«Li ho osservati attentamente durante la settimana e vedo l’Udinese super carica. Si avverte nell’aria che i nostri giocatori stanno aspettando questa sfida in maniera particolare, affrontare squadre così forti trasmette sempre una grande energia».
Da ex bomber: Di Natale o Cavani?
«Totò è il mio capitano ed è un fior di attaccante, Cavani sta facendo il fenomeno, si è trasformato in bomber di livello mondiale. È il simbolo di Napoli, come Di Natale lo è per l’Udinese».
Da cinque partite il Matador non segna.
«Un motivo in più per temerlo. Noi rispettiamo tutto il Napoli, non solo Cavani. Rientra pure un certo Hamsik, la squadra è al completo e il più grande errore da parte nostra sarebbe quello di scendere in campo pensando di avere di fronte avversari in crisi o poco motivati».
Cavani a fine stagione potrebbe partire, così come Mazzarri. C’è il rischio che il giocattolo si rompa?
«Ci sta che Cavani sia corteggiato dai miglior club del mondo, il suo valore è fuori discussione. Mazzarri in tre anni ha svolto un lavoro eccezionale, con lui il Napoli è diventata una squadra di valore internazionale. L’ideale sarebbe dare continuità al programma».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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