Paolo Cannavaro, capitano azzurro e ieri “spettatore” della vittoria europea targata Cavani, interviene a Marte Sport Live per commentare la prestazione dei suoi e proiettarci verso l’importante impegno di Genova in campionato. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Speriamo di cuore che questo successo sia una molla per continuare a vincere, già da Domenica prossima: il campionato italiano è sempre difficile, sappiamo cosa c’aspetta a Genova e speriamo solo di poter fare una gran partita. Cosa ho detto a Cavani negli spogliatoi dopo il poker? In genere, dopo tre reti, il calciatore che le ha segnate può portarsi il pallone a casa, a lui ho detto che se voleva poteva portarsi anche la bandierina! E’ stato fenomenale, come se fosse in allenamento. Ieri è stata una svolta? Non mi va di definirla così, siamo nelle primissime posizioni in campionato e in piena lizza per il passaggio del turno in Europa: non credo, quindi, si possa parlare di svolta. Più che altro è un dato di fatto che, nelle ultime gare, potevamo raccogliere qualche punticino in più, vedi il Toro. Non abbiamo mai perso la nostra mentalità, quella che, in questi anni, il nostro grande allenatore è riuscito ad inculcarci. Genova non può non riportarci a quel magico pomeriggio del 2007, quando conquistammo la A: il ricordo, però, deve svanire al fischio d’inizio, non dimentichiamoci che il nostro obiettivo è portare i tre punti a casa. Cosa mi aspetto dal match? Nonostante il gemellaggio, mi aspetto un Ferraris molto caldo, che spingerà molto il Genoa. I rossoblù sono una squadra molto fisica: ci aspettiamo una gara molto fisica. Dzemaili ed i fischi? Credo siano stati immeritati, il Napoli c’è e Blerim, non essendo un decano della squadra, magari li ha accusati un pò in più. Personalmente credo che la squadra, fino al 90′, debba essere sempre incitata. Logico che, se poi, chi ha pagato il biglietto dopo una sconfitta o una pessima prestazione, vuole esprimere il suo dissenso, può e deve farlo. Dei ragazzi però, nonostante sappiano che il tifoso azzurro è passionale ed esigente, la vivono male e non riescono ad esprimersi ai loro livelli: ieri i fischi sono stati troppo precipitosi.Il modulo a 4? A volte noi difendiamo già così, poi in possesso palla, passiamo alla solita impostazione. Mazzarri non è fissato, lui è uno che cambia. Come fermo Cavani in allenamento? Edi, a Castelvolturno, è lo stesso giocatore che vedete in partita e fermarlo è molto difficile, in allenamento, però, gli “arbitri” sono meno fiscali e posso fare qualche falletto in più.”
La Redazione
M.P.
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