Paolo Cannavaro, capitano del Napoli, è ospite di Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it in seguito alla bella “chiacchierata” tra il calciatore ed i colleghi Gifuni e Sarnataro:
“Siamo terzi in classifica, ma noi non ci accontentiamo mai, vedi la gara di Genova: l’abbraccio col mister è stato spontaneo, ci sono state delle sofferenze, lui ci aveva spronato all’intervallo. E’ stato un gesto liberatorio da parte di chi gioca nei confronti della panchina che soffre anche di più. Mazzarri fa la differenza, non lascia nulla al caso e gestisce la squadra a 360 gradi. Il Napoli non molla mai, nel primo anno di Mazzarri si vedevano spesso queste rimonte, ci ha sempre inculcato questa mentalità tipicamente sua. Le ultime due partite hanno tirato fuori emozioni, le coronarie dei tifosi sono a rischio! Sono gare molto belle, anche se ammetto che sarebbe meglio gestirle senza troppe sofferenze. Le squadre avversarie ormai ci conoscono e prendono bene le misure nei nostri confronti, noi dobbiamo essere cinici e spesso ci riusciamo. Le statistiche della difesa sono tornate buone dopo i numeri dell’anno scorso. Siamo anche molto più attenti: stiamo facendo un buon campionato, ma non ci accontentiamo. Non molleremo anche perché la Juve ha impegni intensi e può essere la volta buona che riusciamo a raggiungerla. Gamberini? Lo conosco bene, è un giocatore che ha disputato anni importanti alla Fiorentina e ha un curriculum di un certo livello. L’errore di Aronica? Siamo stati un po’ insieme dopo la partita con il Torino. Lo conosco bene, lui tiene molto alla maglia azzurra e senza esagerare posso affermare che per lui è una seconda famiglia. Anche i tifosi lo hanno incoraggiato, Totò ha sempre dato tutto, l’errore tecnico purtroppo capita e capita a chiunque. C’era ovviamente sconforto perché ci mettevamo nei suoi panni. Questo è un gruppo che si dimostra forte, bello e compatto. Non esiste la prima donna, nonostante ci siano tante individualità di spicco. Cosa ci piacerebbe vincere? E’ difficile scegliere, noi teniamo pure all’Europe League e alla Coppa Italia anche se speriamo in un’altra cosa. Non chiedetemi altro perché sono scaramantico. L’Europe League, comunque, diventa affascinante quando passi il girone. Noi speriamo di passarlo per poi affrontare altre sfide di grande livello. La nazionale? Non la guardo proprio, mi comportavo così pure quando c’era mio fratello Fabio. Mi appassiono solo alle grandi competizioni, guardo poco calcio in assoluto. I segreti di Mazzarri? Posso dirvi che è fondamentale perché torna sui nostri errori e fa in modo che non siano ripetuti. Alza i toni solo quando è arrabbiato. A Marassi, ad esempio, non lo era. Ci ha dato qualche indicazione ed è andata come diceva lui. Insigne? Può diventare un Paolo Cannavaro e ripetere quello che ho fatto io. Resterà a lungo a Napoli, magari un giorno potrà essere il mio erede. Cavani? Edi è un fuoriclasse per quello che si vede in allenamento, non solo per le prodezze in partita. E’ di una professionalità incredibile, ha voglia di segnare pure quando proviamo gli schemi. E’ un leader per quello che fa, io preferisco questo tipo di giocatori rispetto a quelli che sbracciano in campo e mandano a quel paese i compagni. Vivo il calcio dall’interno e dico: di base c’è una squadra forte che ha sempre dimostrato il suo valore, perché al primo intoppo si deve mettere tutto in discussione? Abbiamo bisogno di tempo e fiducia, anche perché crediamo di meritare. La società e la squadra hanno mentalità vincente. A volte ci viene da pensare ai perché di queste pressioni e critiche eccessive, perché trovare spiegazioni è difficile. Personalmente mi sono fatto le ossa e le critiche non costruttive non mi scalfiscono, ma non tutti hanno la mia esperienza a Napoli. Il Milan? Non è la squadra degli scorsi anni a livello tecnico, ma è sempre un avversario difficile da affrontare. Il boato del San Paolo? E’ pura adrenalina, sia quando è pieno che quando c’è qualche posto libero mi da emozioni uniche, perciò invito tutti a vivere le partite con noi, come si fa a non emozionarsi con questo Napoli?”
La Redazione
M.P.
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