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Campagnaro: “Credo che i tifosi preferiscano un campionato così lottando per Champions e C.Italia”

Hugo Boss a 360° sull'altalenante stagione azzurra

Ospite del Salottino di Marte Sport Live, Hugo “boss” Campagnaro, difensore azzurro, ci proietta alla prossima gara dell’undici di Mazzarri, senza tralasciare particolari quali l’analisi della stagione azzurra, i cali di tensione del suo reparto e gli obiettivi stagionali. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di Iamnaples.it:“Le ultime due sfide a San Siro hanno coinciso con due mie segnature. Il primo fu un pò particolare, giocai in una posizione non mia, esterno sinistro di centrocampo: mi trovai a porta vuota con la palla verso di me e fu un allegria enorme buttarla dentro. L’altra rete a San Siro fu l’inizio del trionfo sull’Inter e l’emozione fu ancora più grande. Il mio record in A di marcatura? Quest’anno a Napoli e qualche anno fa a Piacenza, quando in pochissime presenze riuscì a siglare una doppietta col Perugia che valse la mia riconferma. Napoli non vince? Con l’Inter in Coppa Italia abbiamo dato un pò di allegria ai tifosi, in Campionato ci chiedono di più, ma dal punto di vista dell’impegno non possiamo rimproverarci nulla. Le critiche? Secondo me sono state troppe per quanto fatto quest’anno, siamo in corsa in Champions dopo l’impresa del passaggio turno in un girone di ferro con Bayern e City; siamo in semi-finale di Coppa Italia contro una squadra abordabile ma non comunque da sottovalutare; in campionato stiamo dando il massimo ma lì ci manca qualche punto. Se chiedessi ai tifosi cosa preferirebbero tra un quinto posto in campionato e lottare per Coppa Italia e toglierci soddisfazioni in Champions, non penso preferirebbero la prima. C’è mancata un pò di energia dopo tanti impegni, la partita con il Milan può riscattarci. Purtroppo per vincere dobbiamo giocare al 100% tutti i match, non abbiamo le individualità di Inter e Milan che magari, pur passeggiando, possono vincere. Se avessimo giocato di meno? Avrebbe influito di sicuro in positivo, sia dal punto di vista fisico che da quello della concentrazione. Se abbassiamo la soglia di concentrazione ci puniscono subito, in questo senso siamo stati anche un pò sfortunati. Inizia un periodo importante per noi? Siamo pronti, anche non vincendo abbiamo dimostrato un buono stato di forma, con il Milan le motivazioni verranno da se, dopodichè saremo noi bravi a cercarle. Le incertezze difensive? Spesso errori individuali e gol evitabili, ma non c’entra l’organizzazione, basta essere più concentrati. Napoli prevedibile? Noi abbiamo difficoltà contro chi si chiude dietro e riparte, ma quando siamo al  100% anche se ci chiudono le fasce possiamo trovare altri spiragli, abbiamo uomini che possono saltare il diretto avversario. La Nazionale? Ho parlato con il secondo dell’Argentina, non mi ha promesso niente ma mi ha detto che sono osservato. Spero di alzare il livello delle mie prestazioni per poter essere convocato, voglio tornare sui livelli dello scorso anno. Ma la Nazionale non è la mia priorità, io penso al Napoli in primis. Coppa Italia? Sarebbe bellissimo iniziare a vincere qualcosa, per noi e per il pubblico: tutto l’ambiente lo merita e ce la metteremo tutta. I rumors? Siamo un bel gruppo e ci diamo una mano gli uni con gli altri senza pensare a cosa succede fuori, quello potrebbe farci del male. Milan ferito? Sappiamo cosa fare, noi abbiamo il nostro modo di giocare, con Frustalupi e il mister analizziamo anche le ultime gare degli avversari, ma il nostro modo di giocare non cambia molto. Ibra? Importantissimo, fa la differenza come nessuno. Lo conosciamo bene, è difficile da marcare e ha piedi e forza fisica da paura, non ha punti deboli. Se gli stai troppo vicino corri il rischio di farti fregare, se gli dai spazio può segnare anche da lontano. Cesena? Forse il gol di Pandev era valido, magari ci manca qualche punto, ma noi dobbiamo solo a fare meglio e ad allenarci per bene. La mia vita a Napoli? Tranne che per la mozzarella, di cui cerco di non abusare, il mio stile di vita è simile a quello argentino, anche in quello che mangio. La mia musica preferita? Argentina e spagnola. “

La Redazione

M.P.

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