José Maria Callejòn, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della rivista spagnola Futbolista:
Cosa hai pensato quando ti è arrivata l’offerta del Napoli?
“Mi è pesato lasciare il Real Madrid. E’ la squadra della mia vita e volevo trionfare con la camiseta blanca, ma ho preso questa decisione perchè volevo giocare di più ed essere protagonista, e sapevo che con il Napoli potevo farlo. Benitez mi ha voluto fortemente e questo per me è importante”
Napoli e lo stadio San Paolo, come si vive un’emozione del genere in campo?
“A Napoli il calcio si vive 24 ore al giorno, per i tifosi questo sport è come una religione e lo si nota ogni giorno quando ti incontrano per strada. I tifosi sono molto caldi e passionali, e questo non può che far piacere”
I napoletani sono ancora più entusiasti dopo il buonissimo inizio di stagione?
“Noi con i piedi per terra nonostante l’ottima partenza, dobbiamo andare passo dopo passo visto che si sono ancora tante partite da giocare”
Il rapporto con Pepe Reina, Raul Albiol e Gonzalo Higuain sta favorendo il tuo adattamento in città ed in squadra?
“Certamente. Il fatto di esser partiti bene e di poter ritrovare calciatori che già si conoscevano ci fa rendere meglio””
Il gol col Bologna è particolarmente importante per te…
“Importantissimo: l’ultimo arrivato dal calciomercato che segna alla prima giornata di campionato. E’ una cosa che ti rafforza tantissimo”
Al Napoli quest’anno sono arrivati tanti calciatori che ormai sono abituati a vincere titoli, quanto può essere importante per rendere il club ancora più competitivo?
“Molto importante. Abbiamo fame di vittoria e cerchiamo di trasmetterla ai compagni di squadra. Siamo abituati a questo peso di dover vincere e per una squadra che vuole vincere questa è una cosa buona”
Le prossime partite potrebbero definire al meglio il cammino del Napoli in campionato…
“Fare punti, ovviamente, ci aiuterebbe ma non dobbiamo dimenticare che davanti a noi ci sono delle rivali forti e che devono ancora affrontarsi tra loro. Il campionato è lungo, e gli ultimi risultati non determinano la classifica”
La Serie A è un campionato molto competitivo?
“Sicuro, ci sono dei calciatori di altissimo livello Noi vogliamo restare tra le prime ma sappiamo che non sarà semplice. Credo che per giudicare il campionato italiano bisogna solo giocarlo. Si parla di crisi ed abbassamento del livello medio, ma per me è stata una scelta giusta. Ci sono tante squadre che lottano per la vetta e perciò è molto competitiva”
Come definiresti il Napoli? E’ davvero più concreto in campo quando ha meno possesso palla dell’avversario?
“Tutto dipende dalla aprtita e dall’avversario ch affronti. La nostra idea è quella di mantenere il possesso, ma se non ci riesci allora ti adatti. Magari un giorno manteniamo più palla e perdiamo, o magari una partita in cui giochiamo di contropiede e riusciamo a vincere. Dipende tutto dalla partita e dallo stato di forma delle due squadre”
Come ti senti con la maglia azzurra?
“Importante e valorizzato, e questo è ciò che desidera qualsiasi calciatore al mondo. Questa è la situazione che cercavo”
Chi è il compagno di squadre che ti ha sorpreso di più?
“Marek Hamsik. Sono anni che gioca qua ed è capitano già a 26 anni.. Mi ha sorpreso la sua capacità di essere leader, è ambizioso e sa trascinare il gruppo. La sua mentalità fa si che dia tutto per la squadra, poi con la palla è molto bravo e forse giocare con lui è un lusso”
Seguivi già il Napoli l’anno scorso?
“Sì, visto che arrivò secondo in Serie A. Ho visto tanti speciali sul campionato italiano e mi sono sempre soffermato sulla squadra azzurra”
Benitez o Mourinho?
“Sono tra i migliori al mondo, i loro curriculum parlano da soli. Trasmettono tante cose alla squadra: Mourinho è un grandissimo a livello motivazionale, Benitez invece è un esperto sotto il livello tattico e si concentra molto su questo“
