Due gol, però la gioia è incrinata. Benché realizzati nel finale di partita e buoni per portare il Napoli in vantaggio, finiscono entrambi riacciuffati in pochi minuti: sfuma così la vittoria azzurra e l’umore di José Maria Callejon in qualche modo ne risente, il sorriso è appena accennato, s’inorgoglisce ma non fa salti di gioia. Pensava di aver trainato in alto la squadra, più vicina al terzo posto che vale la Champions, pensava d’aver trafitto l’Inter che invece ha saputo reagire da leonessa.
MARCATORI. «Non siamo soddisfatti al cento per cento . Non è semplice sfidare l’Inter a San Siro, però stavamo vincendo all’ultimo minuto e ci siamo fatti raggiungere per la seconda volta. Non possiamo festeggiare, ma è comunque un buon punto, un pareggio prezioso contro una squadra difficile». L’effetto più evidente, a conti fatti, è sulla classifica dei marcatori: approdato a quota 6, Callejon raggiunge in vetta lo juventino Carlos Tevez, digiuno a Sassuolo, e il milanista Heisuke Honda, mattatore a Verona: «Sono contento per la doppietta ma non posso esserlo per il risultato: stavamo vincendo e mancava pochissimo». Si sofferma quindi sul’analisi del match: «Loro si sono espressi meglio nel primo tempo. Nella ripresa, però, abbiamo fatto un gran lavoro e giocato meglio. Dopo aver realizzato il 2-1, si doveva gestire meglio il risultato: era troppo importante centrare i tre punti, ma anche l’Inter gioca bene ed è sempre difficile batterla».
DIGIUNO. Non è solo la doppietta, né l’ascesa tra i bomber, a fotografare il valore di Callejon: allineato sulla trequarti, supporta Higuain e ripiega in mediana, contribuisce a difendere e s’insinua a cercare il gol, spacca la partita, capovolge il fronte. «L’Inter gioca con cinque uomini in fase di non possesso: io e Insigne abbiamo dato anche in fase difensiva, lavoriamo sempre per il bene della squadra…» In questa fase, però, non arricchisce il gioco offensivo: compensa semplicemente il momento opaco di Marek Hamsik e Gonzalo Higuain, anche ieri sera a digiuno ma soprattutto apparsi sottotono. «Sono due grandi giocatori: di sicuro daranno molto alla squadra e torneranno a fare molto bene».
PECCATO. Riflette sulla doppia illusione. Solca la mixed zone e si ferma davanti alle telecamere, sorride quasi per obbligo quando gli fanno notare che in fondo, almeno per lui, è una bella serata: «Ma io per i due gol sono contento – ripete come un mantra – però la doppia rimonta lascia l’amaro in bocca, è un peccato non aver centrato i tre punti».
IL PRESIDENTE. In serata, a scuotere il campione di Motril e i compagni ostaggio di identici sentimenti contrastanti – la consapevolezza d’un buon pari, la sensazione di un’opportunità smarrita – provvede il presidente Aurelio De Laurentiiis via twitter: «Ragazzi, superiamo il disappunto per non aver vinto perché avete mostrato una grande determinazione. Avete giocato un ottimo secondo tempo, segnando due gol meravigliosi. Avanti così». Avanti verso dove? Verso quali traguardi? La domanda viene girata a Callejon, che adesso guarda oltre questa serata agrodolce: «Juve e Roma sono al vertice della classifica, noi lavoriamo tutti i giorni per migliorare, per arrivare quanto più in alto è possibile».
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