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Caliendo: “Jovetic e Rossi due supercolpi per lottare al vertice”

«Un affare per le due squadre Pandev? Se riscattato potrà fare molto bene»

Antonio Caliendo, napoletano di 68 anni, è il primo agente italiano di calciatori, avendo ricevuto la procura generale a dicembre dal 1977 da Giancarlo Antognoni. Attualmente cura gli interessi di diversi stranieri, tra cui Trezeguet, Ederson e Breno, e ha firmato il libro «Nessuno prima di me», dedicato alla sua carriera di manager.

 Parlando di mercato, Lavezzi è a un passo dal Psg per circa 30 milioni: l’affare è più del Napoli o del club francese?
«Un affare per entrambi, perché il valore del calciatore è fuori discussione, migliora la cifra tecnica dell’organico del Psg. Il prezzo è tuttavia quello giusto per lasciarlo andare, una cifra che rimpingua le casse del Napoli in un momento di crisi economica dei club».

Quanto il calcio italiano e i tifosi azzurri rimpiangeranno il Pocho?
«Abbastanza, anche se, per dirla alla Trapattoni, “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, nel senso che fin quando non ci sono le firme non mi stupirei di un tentativo in extremis dell’Inter per Lavezzi, anche se dalle parole di Moratti si è capito che a certe cifre i nerazzurri non ci arrivano».

 Il Napoli ha fatto bene a cederlo o avrebbe dovuto provare a trattenerlo?
«Come manager non posso che essere d’accordo con la società. Dopo 5 anni un calciatore come lui, nel pieno della maturità e non giovanissimo, inizia a ad avere un peso economico astronomico per il club, dal momento che il suo valore in bilancio diminuisce e l’ingaggio sale. Vendere Lavezzi a 30 milioni è la cosa migliore da fare, il Napoli ha fatto plusvalenza e cassa tenendo conto che certi parametri economici non sono più sostenibili per i club italiani».

Il Napoli deve investire questa cifra sull’erede di Lavezzi o per rinforzare la squadra in altri reparti?
«È Mazzarri che deve dettare le priorità e stabilire quali sono i settori da migliorare. Il Napoli dovrebbe riscattare Pandev e credo che il macedone potrebbe fare molto bene in azzurro, ripercorrendo l’esperienza di Vucinic alla Juve: il montenegrino ha trovato il suo ambiente ideale a Torino, Goran ha già dimostrato di stare bene a Napoli: il feeling con la piazza può migliorare anche di un 30% le prestazioni di un atleta».

 Lei punterebbe su Insigne per colmare il vuoto che lascerà Lavezzi?
«Senza dubbi. È un ragazzo interessantissimo, purtroppo in Italia non c’è la cultura giusta per lanciare i talenti, si vuole sempre tutto e subito, non c’è pazienza. In altri paesi un giovane può sbagliare anche due-tre partite e crescere senza pressioni, in serie A è praticamente impossibile».

Per sostituire Lavezzi si parla anche di Jovetic, Giovinco, Giuseppe Rossi o Douglas Costa: chi prenderebbe?
«Sono innamorato di Jovetic, è un talento straordinario. Se dovesse lasciare Firenze lo vedrei bene più al Napoli che all’estero, perché in azzurro potrebbe fare il salto di qualità e lottare per i vertici. Non so però se la Fiorentina lo cederà e soprattutto non so se il Napoli riuscirà a prenderlo. Per questo dico che, se sta bene e si riprende in fretta dall’infortunio, Giuseppe Rossi potrebbe essere un gran colpo, l’ideale anche per come gioca il Napoli, che punta sulla velocità degli attaccanti».

 Il Napoli ha la necessità di rinforzarsi anche in difesa e a centrocampo?
«Non entro nel merito. L’allenatore e i dirigenti sanno dove intervenire. Credo però che se il Napoli indovina 2-3 innesti di grande valore può aspirare a lottare per lo scudetto. La rosa è già forte, ci sono calciatori di grande quantità e forza atletica, servono acquisti di qualità, di doti tecniche elevate».

C’è qualche giocatore della sua “scuderia” che consiglierebbe al Napoli?
«Dopo quello che è successo con Trezeguet preferisco evitare… David avrebbe fatto benissimo a Napoli, segna a raffica anche nel River Plate. Purtroppo Mazzarri non l’ha voluto…».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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