In un’intervista, il grande ex Beppe Bruscolotti analizza la squadra partenopea soffermandosi, in particolar modo, su vari aspetti di questa stagione. Ecco quanto noi di IamNaples.it abbiamo deciso di riportarvi:
Per prima cosa, le chiedo un giudizio sul Napoli visto sinora. Che voto dà alla squadra?
“Un bel 7! Il cammino è stato buono, non ottimo ma comunque soddisfacente”.
C’è differenza con le principali antagoniste del campionato, vale a dire Juve e Roma?
“Il divario è ancora tanto, lo dice la classifica. Il Napoli ha arrancato molto all’inizio e con le piccole, dove i bianconeri e i giallorossi non hanno sbagliato quasi mai. Il recupero dipende soltanto dagli uomini di Benitez. La seconda fase del torneo è da poco iniziata e ci sono ancora molte gare da disputare, però ognuno deve credere nelle proprie possibilità”.
Dei due nuovi acquisti, Strinic e Gabbiadini, che ne pensa?
“Due giocatori di fascia che quindi devono avere grandi doti di corsa e di fiato. Su Gabbiadini, in particolare, si possono dare migliori pareri perché viene dal nostro campionato e si conoscono le qualità. Credo che possa ben sostituire l’infortunato Insigne. Inoltre, non bisogna dar loro enorme pressione per far sì che entrambi si esprimano al meglio delle loro capacità”.
Consiglierebbe qualche ulteriore rinforzo, soprattutto in difesa?
“Non potrei, non sono un operatore di mercato!”
Si torna sul terreno di gioco dopo la vittoria in Supercoppa e dopo la sosta: vantaggi e svantaggi per gli azzurri?
“Vincere quel trofeo ha dato grande entusiasmo a tutto il gruppo e questo è un fattore che conta tantissimo! Certo, non bisogna però esaltarsi o montarsi la testa! Poi, recentemente abbiamo appurato che le soste sono fatali al Napoli, quindi mantenere ben alta la concentrazione è d’obbligo. Dopo le soste, però, possono essere tutte un po’ meno attente e avere dei cali, magari ne approfittiamo…”
Da ex difensore, si sente di dare qualche consiglio alla difesa del Napoli, troppo spesso trafitta quest’anno?
“Purtroppo non posso, semplicemente perché il calcio è cambiato nel corso degli anni. Nel calcio moderno, la fase difensiva è completamente diversa da quella che c’era ai miei tempi. Oggi i difensori seguono i movimenti di gioco e i marcamenti sono molto più elastici. Tempo fa le squadre venivano costruite partendo dal portiere, ora succede l’opposto e si crea una formazione comprando prima gli attaccanti per poi costruire il modulo attorno a loro”.
Qual è il suo parere per Benitez e per De Laurentiis?
“Il mister spagnolo sta facendo comunque bene. Tutto sommato ha portato nella bacheca azzurra altri due trofei e questo gli fa onore. Ma c’è sempre da migliorare se si punta in alto. Sul presidente parlano chiaro i traguardi tagliati durante i suoi anni di lavoro. Le promozioni, le qualificazioni ai tornei europei, le lotte scudetto. Il Napoli è tornato grande grazie al suo operato. Vincere lo scudetto?! Con la giusta programmazione può accadere!”.
I napoletani in rosa, secondo lei, sono più un bene o un male?
“Quando vinsi lo scudetto, molti dei miei compagni erano napoletani e credo che questo abbia dato ulteriore spinta alla nostra voglia di vincere. Io, personalmente, non credo che questo sia un problema anzi è un fatto troppo strumentalizzato! Si dicono troppe cose a riguardo, a volte nemmeno corrette e questo non giova a nessuno. I figli di Napoli vengono bersagliati di più rispetto agli altri forse perché il pubblico ha più aspettative da loro. Tutti i giocatori, in ogni caso, ricevono i fischi se la prestazione non convince. Si pensi a giocare bene e a dare il massimo che i mugugni non ci saranno!”.
Su Hamsik cosa ha da dire? Lo slovacco troppe volte viene sostituito…
“Se un calciatore non rende come dovrebbe è giusto cambiarlo e farlo accomodare in panchina. E si può trattare anche del capitano! L’allenatore opera nel bene della squadra e se lo sostituisce c’è sempre un motivo valido. Le decisioni del tecnico si devono sempre rispettare!”.
E sul Napoli?! Dove crede possa arrivare questa squadra?
“Anche qui non so esprimermi. Si vedrà di partita in partita cosa può accadere. Da tifoso, ovviamente, mi auguro di vederla il più in alto possibile e che un giorno, non tanto lontano, si possa essere vincenti e convincenti!”.
Fonte: Luigi Ippolito per Casoriadue
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