Ha deciso di provare una nuova esperienza a Verona, ha scelto di lasciare Napoli, dove è nato il suo secondogenito, per giocare con maggiore continuità in A.
Mariano, quale è il suo stato d’animo
«C’è un po’ di emozione, sono stato cinque anni a Napoli e sono rimasto molto legato a questo club e ai suoi splendidi tifosi».
Il San Paolo l’ha celebrata tra i protagonisti della scalata dalla C alla A.
«È una vigilia un po’ particolare per me, a Napoli e ai napoletani mi legano tanti ricordi. Spero di non sbagliare metà campo, ma non credo che correrò questo rischio, sono consapevole della scelta che ho fatto in estate».
Cos’è cambiato nel passaggio da un ambiente come quello partenopeo a quello di Verona?
«Napoli è una città grandissima, con tifosi ovunque. Qui a Verona c’è maggiore tranquillità. È completamente diverso».
In cinque anni di Napoli qual è il ricordo più bello?
«Su tutti la promozione in serie A a Marassi. È stato bellissimo festeggiare in campo con il Genoa e vedere i tifosi delle opposte fazioni abbracciarsi. Il gemellaggio è il bello del calcio».
Ha segnato 19 gol con il Napoli: ce n’è uno che ricorda con particolare piacere?
«Quello segnato alla Juventus in serie B (a gennaio 2007, ndr), ma resta nella mia mente anche la rete segnata in Grecia al Panionios in Intertoto, nella prima gara in Europa del Napoli dopo tanti anni».
Il ricordo più brutto? «La partita di ritorno con i greci, quando m’infortunai al piede, una frattura che mi ha fatto penare».
A due mesi di distanza è pentito della scelta di aver lasciato il Napoli?
«No, perché volevo più spazio. Per ora non ne ho molto, ma il campionato è lungo e spero di fare bene».
Che Napoli ha visto?
«È una grande squadra, lo ha dimostrato nella gara con la Sampdoria».
Che Chievo arriva al San Paolo?
«Un po’ arrabbiato per la sconfitta con il Brescia. Per noi sarà una partita difficile, ne siamo consapevoli»
Tornando ai ricordi: che rapporto ha avuto con De Laurentiis? «Buono ma normale, come quelli che esistono in un club tra un presidente e un giocatore. So che ha avuto parole di elogio nei miei confronti quando sono stato ceduto al Chievo, lo ringrazio per questo».
Reja, Donadoni e Mazzarri: con chi si è trovato meglio?
«Da ognuno ho imparato qualcosa. Certo, con Reja abbiamo fatto la doppia promozione dalla C alla A, è chiaro che a lui sono particolarmente legato. Anche con Mazzarri ho avuto un buon rapporto».
Ai tifosi cosa dice?
«Resteranno per sempre nel mio cuore. Devono stare tranquilli perché questo Napoli farà strada. Io ringrazio loro, la società e la città per l’affetto che hanno dimostrato alla famiglia Bogliacino».
LA REDAZIONE
Fonte: Il Mattino
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