In Italia Alain Boghossian ha lasciato tracce evidenti. Bene nel Napoli anche se quella squadra alla fine degli anni novanta si avviava mestamente alla retrocessione, meglio nella Sampdoria e nel Parma dove vinse coppa Uefa, coppa Italia e Supercoppa. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate ai colleghi de Il Mattino:
Non perde mai d’occhio Napoli e il Napoli.
«Cerco di guardare sempre le partite della formazione di Sarri, lo spettacolo è assicurato. A Napoli ho ancora un bel po’ di amici, come sta Pino Taglialatela?»
Cosa si dice in Francia del Napoli?
«Ne parliamo tutti benissimo. Il lavoro che sta portando avanti il tecnico è semplicemente straordinario. Ha di fatto cancellato le teorie sul calcio italiano incentrate sul catenaccio. Per noi è la migliore squadra del campionato, una delle prime in Europa. Io, se posso, vedo il Napoli e non il Psg».
Tra due giorni c’è la sfida al Nizza per i preliminari di Champions.
«Ho commentato spesso questa formazione nella passata stagione. Per tre quarti di campionato i calciatori di Favre sono stati bravissimi ma in primavera hanno accusato la fatica. L’errore più grande è stato mollare l’Europa League, pensavano di vincere il titolo ma con la rosa ristretta hanno pagato dazio da una parte e dall’altra. Il Nizza si è indebolito con troppe cessioni illustri, l’arrivo di Snejder non compensa le partenze. La squadra della passata stagione era più competitiva».
Cosa devono temere gli azzurri?
«Favre gioca in un modo abbastanza simile a quello di Sarri, nel senso che anche i francesi amano tenere il pallone tra i piedi e possibilmente comandare il gioco. A volte ci riescono perché hanno questo Seri (molto vicino a trasferirsi alla Roma il mese scorso) che è l’elemento più rappresentativo: ha caratteristiche simile a Verratti, un signor centrocampista. Se blocchi lui, gli altri si inceppano».
Il punto debole di questi francesi?
«La difesa non è impeccabile. Cardinale è un portiere che non mi piace, fisico troppo massiccio, poco agile. Il classico tipo che se è in giornata fa miracoli, altrimenti ti fa preoccupare seriamente. Non a caso nelle prime due partite di questo campionato (con due sconfitte) ha commesso errori decisivi. Gli attaccanti del Napoli faranno bene a tirare molto e da tutte le posizioni. Il resto del reparto fa affidamento soprattutto su Dante, l’ex Bayern ma gli altri sono giocatori normali. La difesa non è impenetrabile, per questa ragione il Nizza cerca di fare gioco e di posizionarsi nella metà campo degli avversari».
Chi passa questo turno?
«Il fattore campo può essere decisivo. Loro sanno bene che al San Paolo sarà dura, temono lo stadio pieno. In casa si trasformano perché anche a Nizza la passione è forte, il Napoli non dovrà commettere l’errore di presentarsi in Francia con un risultato troppo stretto. Occorrono almeno due gol di vantaggio».
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