Il ds azzurro, Riccardo Bigon, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Marte Sport Live, sulle frequenze di Radio Marte. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it: “Con il Genoa si giocherà al 99%, il mister ha preparato la partita come se la gara fosse certa, con un lavoro molto intenso, la squadra sta bene. Se il Napoli è ancora in Europa League è merito di tutta la rosa. Abbiamo dimostrato di essere bravi nel doppio appuntamento, siamo riusciti a non perdere mai punti preziosi sia in campionato che in coppa e, all’ultima gara, abbiamo il destino tra le mani. L’eventuale passaggio del turno influenzerà sicuramente il mercato di gennaio, che dipende del tutto dai risultati ottenuti fino a questo momento. Spesso i giudizi che si fanno a fine calciomercato sono parziali, l’unico metro di giudizio che conta è il campo. Il nostro lavoro è quello di valutare tutte le componenti che poi andranno a formare la squadra, le caratteristiche tecniche dei calciatori, il gruppo, il modulo, la loro personalità. Sosa? Quando i calciatori stranieri arrivano in Italia e devono misurarsi in un ruolo che nel nostro campionato è molto difficile, spesso incontrano difficoltà non indifferenti. E’ accaduto con Zidane, Platini o con Diego l’anno scorso. Sono convinto che quella di Sosa sarà una stagione di apprendimento e di inserimento nel calcio italiano e, per ora, il suo è un approccio positivo, sono soddisfatto. Ha superato i problemi al collaterale del ginocchio destro, ora è di nuovo in gruppo. E’ un ragazzo d’oro, un professionista serio che si è inserito alla perfezione nel gruppo, così come Yebda e Dumitru, un ragazzo esemplare. Per giocare nel Napoli i calciatori prima di tutto devono essere consoni alla filosofia dello spogliatoio, anche se, magari, sono fortissimi. Lavezzi? Tutti gli accertamenti clinici hanno dato responso negativo, non c’è nessuna lesione alla caviglia, anche se il Pocho sente ancora dei dolori forti. Ieri alla cena è arrivato con le stampelle. Verificheremo giorno per giorno le sue condizioni. La cena? L’atmosfera di ieri a cena è stata davvero molto bella. Si è creato un gruppo con un clima familiare ed informale, c’è tanta serenità. Zona Cesarini? Se spesso facciamo risultato nel finale è grazie allo staff tecnico che prepara benissimo la squadra che non cala mai nei minuti finali, ma, soprattutto, grazie al carattere vincente e trascinatore dell’allenatore che è riuscito a trasmettere questa mentalità a tutta la squadra”.
La Redazione
S.D.
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