Questa brezza leggera che rasserena la notte napoletana sorvola il San Paolo e si ferma sul prato. La ricorderemo a lungo. È il soffio profumato della storia che passa, si ferma, e si inchina al Napoli. Il sogno si infrange a tre minuti dalla fine quando da Marsiglia arriva la notizia del gol di Grosskreutz che spezza il sogno. Che impresa sfiorata, che fantastica impresa. E che notte memorabile. Contro ogni previsione, contro ogni statistica. Anzi bisognerà riscriverle, le statistiche della Champions. Perché con 12 punti, ovvero 4 vittore, si può anche non passare il turno. Rafa Benitez ha qualche rimpianto: «Dovevamo fare gol prima: l’ideale sarebbe stato fare un gol nel primo tempo o all’inizio del secondo tempo, ma non possiamo dire troppo perché la squadra ha fatto uno sforzo tremendo e credo che abbia meritato di vincere, e avrebbe meritato di passare il turno. Ma era difficile spingere di più perché rischiavamo poi di poter prendere gol da una squadra davvero molto temibile nelle ripartenze. È stata comunque fatta una buona partita. A questi ragazzi non potevo chiedere di più». Partita saggia, accorta. La migliore di Rafa sotto il profilo dell’equilibrio. Evidentemente temeva l’abilità dell’Arsenal nel rubar palla e ripartire. Ed è anche un timore fondato: sarebbe stato meglio pensarci a Dortmund, con i buoi ancora nella stalla. Ma si sa che l’inesperienza, nella vita e nel calcio, induce all’errore. «Parliamo sempre di progetto e di squadra in crescita e con l’Arsenal abbiamo dimostrato che abbiamo intrapreso la strada giusta, dobbiamo essere orgogliosi. E io lo sono. La motivazione contro gli inglesi era al 110 per cento e questo ci ha aiutato a sopperire a qualche nostra debolezza». Spiega ancora meglio, a scanso di equivoci, perché delle metamorfosi rispetto alla ultime gare di campionato. «Abbiamo fatto meglio perché in Italia le squadre giocano con 8 calciatori dietro la palla e diventa ogni volta più difficile riuscire ad entrare in area avversaria. In ogni caso, ripeto, il nostro cammino è buono, avere questi punti in campionato e fare un tale percorso in Champions con un allenatore nuovo non è semplice. La Juve e la Roma stanno facendo un campionato incredibile. Ma il nostro non è inferiore». Un accenno al mercato. «Acquisti? Per arrivare sempre al vertice serve qualità, con due o tre innesti possiamo competere ad ogni livello sia in campionato che in Champions. La prova con l’Arsenal è la dimostrazione che il nostro gruppo è comunque molto competitivo». Non si lancia ancora alla rincorsa all’Europa League: «È una competizione difficilissima, l’anno scorso sono state necessarie tante partite per poterla vincere. Ci pensiamo a febbraio. Adesso ci concentriamo sul campionato dove fino ad adesso abbiamo giocato molte partite buone sbagliandone solo una. Facciamo bene la Champions perché è meno fisica rispetto alla serie A e questo ci avvantaggia. Ma adesso possiamo concentrarci sulla rimonta: usciamo rafforzati dalla prova con l’Arsenal e sono molto fiducioso»
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro