Tra Belen Rodriguez e il Napoli è stato amore a prima vista. E il merito non è solo di Stefano De Martino, il marito tifosissimo che ha alimentato la sua passione (e quella della sorella Cecilia) e la sta trasmettendo anche al piccolo Santiago, già immortalato con la maglia della squadra di Benitez. La splendida showgirl argentina, protagonista della commedia “Non c’è due senza te” in uscita nelle sale italiane il prossimo 5 febbraio, è sempre stata napoletana dentro: «In realtà ero già tifosa – ci ha confessato Belen durante la presentazione della pellicola diretta da Massimo Cappelli – anzi diciamo che lo sono sempre stata, perché il mio bisnonno è di Napoli e quindi è da lì che parte l’amore per questa squadra, anche prima di conoscere Stefano. Poi il mio carattere è quello, vado d’accordo con lui, e mi sento una tifosa partenopea».
TRA TEVEZ E HIGUAIN. La showgirl argentina è molto legata anche alla sua terra, per questo è contenta che i protagonisti del nostro campionato siano Carlitos Tevez e Gonzalo Higuain, primo e secondo nella classifica capocannonieri, rispettivamente a quota 13 e 12 gol: «In realtà però devo dire che non capisco granché di calcio – ammette – non vorrei deludervi, ma io lo faccio più per scherzare e per fare compagnia a mio marito, mi diverto. Però dai, speriamo che alla fine vinca Gonzalo Higuain. Io faccio davvero un gran tifo per l’Argentina e per i napoletani. Forza Napoli!».
TOTTI E I SELFIE. Di recente ha lavorato anche con il capitano della Roma Francesco Totti, nel programma Mediaset, “Tu Si Que Vales”, condotto da Maria De Filippi. Con il numero dieci giallorosso è stato facile entrare subito in sintonia: «Francesco è così come lo si vede, un simpaticone. E’ una persona molto semplice, di poche parole, però quando parla fa sempre sorridere. Ha sempre la battuta pronta». Totti ultimamente ha aggiunto durante la doppietta nel derby contro la Lazio un’altra perla al suo vasto repertorio di geniali intuizioni. Quel selfie scattato sotto la Curva Sud ha divertito molto anche Belen che di certe cose se ne intende. Però stilisticamente non era proprio perfetto, quindi ecco la lezione dell’attrice argentina: «Io la regina di Instagram? Diciamo che mi piace moltissimo il fenomeno social e quando posso mi diletto a fare degli autoscatti con il mio cellulare. Come si fa a scattare il selfie perfetto? Devi trovare la giusta luce, mai dall’alto al basso perché rischi di venire fuori con le occhiaie tipo fantasmino. Di solito la luce dalla finestra funziona tanto, il cellulare mai dritto ma sempre leggermente alzato. Anche l’impugnatura è fondamentale, poi un bel viso aiuta».
TOSCA D’AQUINO E DE LAURENTIIS. Accanto a lei c’è Tosca D’Aquino, napoletana doc, che ha recitato con Belen nel film di Cappelli. Tosca sa tutto di Napoli, un po’ meno dei social network: «Io ci ho provato ad aiutarla, a farla iscrivere su Instagram», confessa la showgirl argentina. L’attrice napoletana però si impegna: «E’ vero – dice – Belen è bravissima in queste cose. Io invece sono un po’ medievale, ma ora grazie a lei migliorerò e farò qualcosa di carino». Anche Tosca poi è tifosa del Napoli, e stravede per il suo presidente, quindi il feeling tra le due è stato istantaneo: «Ho lavorato con De Laurentiis – dice Tosca D’Aquino – e devo ammettere che è un vero capitano, uno che fa marciare tutta la squadra grazie alla sua forte personalità. E’ un leader carismatico. Uno così nel calcio ci voleva».
NAPOLI COME BUENOS AIRES. Divertente il siparietto fra le due quando si passa a parlare di Napoli. Comincia Belen: «La città è colorata in tutto, e “calda”, proprio come la mia Buenos Aires». La conferma della D’Aquino è immediata: «Ho lavorato a Buenos Aires, noi e gli argentini abbiamo un modo molto simile di vivere la famiglia, i figli, la vita. Per questo capisco perfettamente il motivo per cui Belen si sia innamorata dei napoletani: sono veramente fantastici». La showgirl argentina risponde con una battuta, improvvisando un dialetto argentino-napoletano: «E che ci posso fare…così è andata, capisci?». E’ stato un colpo di fulmine.
Fonte: Corriere dello Sport
