Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Inter-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Solo crampi per Palacio, avete visto oggi che nonostante l’emergenza abbiamo recuperato la condizione atletica. Al di là delle dichiarazioni del presidente Thohir, che a volte vi fa giocare un po’, è un po’ prematuro parlare di mercato. Non si possono bocciare i giocatori dopo sette giornate, a Dicembre faremo delle valutazioni. Ho sentito che il pubblico ha solo incitato la squadra dall’inizio alla fine della partita. Bisogna avere equilibrio, non ci si doveva deprimere dopo le due sconfitte nè esaltarsi troppo da una gara giocata benissimo come stasera. Il Napoli nel primo tempo si difendeva con tutti i propri uomini nella propria metà campo, era difficile trovare gli spazi e ci è mancato solo il gol. Non è un discorso di condizione fisica, Medel è rientrato giovedì alle 18, Kovacic è rientrato acciaccato, abbiamo perso Nagatomo e Jonathan. I novanta minuti sono stati affrontati con grande intensità, abbiamo chiuso addirittura nell’area di rigore del Napoli e se Mbaye fa gol vinciamo la partita. Hamsik più adatto al gioco dell’Inter e Kovacic in quello del Napoli? Io mi tengo Kovacic, il Napoli non rinuncia ad Hamsik, al massimo vedrei bene lo slovacco con Kovacic in maglia nerazzurra (ride, ndr). Non si possono discutere giocatori come Vidic e Ranocchia per qualche errore arrivato poi in un momento della partita dove sopraggiunge la stanchezza. Abbiamo concesso poco al Napoli con un’ottima prova di squadra, abbiamo subito i gol per errori individuali. Fischi a Mazzarri prima dell’inizio della gara? La risposta è nella prestazione, se giochi bene con cuore ed intensità i fischi diventano applausi. Poi la curva per esempio ha sostenuto e ha incitato la squadra. Nagatomo? E’ rientrato dagli impegni della Nazionale con un problema al polpaccio, sembrava averli superati ma poi non l’abbiamo voluto rischiare, dovrebbe recuperare presto. Mazzarri? Non ha parlato perchè è stanco, provato e nervoso.”
Dal nostro inviato a San Siro Ciro Troise
