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Allegri: “Bonucci ha chiesto scusa, il caso è chiuso. Per domani valuterò, martedì abbiamo il Napoli”

"Con società e presidente abbiamo concordato una linea normale per la Juventus"

L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Empoli e a pochi giorni dalla gara d’andata della semifinale di Coppa Italia contro il Napoli.

Ieri giornata movimentata. Domani è previsto un po’ di turnover visto che martedì c’è Juve-Napoli?
“No, non è stata movimentata, perchè ieri abbiamo fatto defaticante a Porto, era anche una bella giornata di sole, c’erano 22 gradi, quindi la squadra si è rilassata e siamo rientrati. Indipendentemente da ieri, dovrò vedere l’allenamento di oggi. Sicuramente ci saranno dei cambiamenti, però giochiamo domani sera, quindi ho oggi e domani mattina per decidere”.

C’è qualcuno che deve riposare di più, come Higuain e Khedira? Giocherà Bonucci?
“Per quanto riguarda Bonucci, Leo come ho già detto è di nuovo a disposizione, poi valuterò perchè abbiamo anche la partita di martedì con il Napoli. Per quanto riguarda Higuain dovrò valutare oggi, Khedira è più probabile che riposi”.

Caso Bonucci definitivamente chiuso?
“Il caso è già stato chiuso quando insieme alla società e insieme al presidente, perchè sabato mattina ho parlato con Marotta, Paratici e Nedved, poi col presidente e tutti insieme abbiamo concordato una linea che mi sembra normale, soprattutto anche nelle regole e nella disciplina che la Juventus ha sempre avuto e ha sempre tenuto in questi anni. Sono cose che capitano, Leo è un giocatore importante, dopo la partita ha chiesto scusa, quindi tutto il caso era già rientrato prima. E’ un giocatore a disposizione”.

Conferma di avere minacciato di lasciare se il giocatore non avesse ricevuto una punizione esemplare? Vede qualche analogie con il 1996? Anche allora c’era un allenatore toscano, anche allora lo spogliatoio sembrava una polveriera e la Juve vinse la Champions….
“Ripeto, l’ho detto prima e poi vorrei chiudere il caso… il caso… diciamo la problematica Bonucci, che durante l’anno sono cose che capitano. La cosa strana è che è capitata fuori, è stata vista in tutto il mondo, ma sono cose che capitano anche all’interno, durante gli allenamenti, quindi sono cose normali quando si lavora di squadra. La prima regola quando si parla di sport di squadra è che ci siano regole, disciplina e rispetto, questa è la prima regola, indipendentemente dal caso Bonucci che è un caso chiuso. Tra l’altro, con grande rispetto per Leo, un giocatore straordinario, hanno giocato Barzagli e Chiellini, e Leo poteva stare fuori anche per una scelta tecnica mercoledì. E’ giusto chiudere questa cosa e pensare alla partita di domani perchè domani abbiamo da prendere i tre punti. Abbiamo solo un giorno per preparare la partita. L’Empoli al momento è una squadra che ha segnato poco, ma è una squadra che concede poco, è una squadra molto organizzata e noi veniamo da partite importanti, con grande dispendio di energie mentali e fisiche, però domani dobbiamo prendere i tre punti”.

Sono impressionanti i numeri di Pjanic in fase di interdizione a Oporto, ha recuperato tanti palloni. E’ stato un lavorato mirato?
“Pjanic è un giocatore che ha qualità importanti in quel ruolo lì, sicuramente riesce a fare meglio la fase offensiva e la fase difensiva e piano piano andrà a finire a giocare da solo davanti alla difesa. E’ un giocatore che ha grandi intuizioni, quindi a livello di palle in intercetto ne ruba parecchie, ma la squadra sta crescendo, mercoledì i ragazzi hanno fatto una bella partita sul piano della consapevolezza nel voler portare a casa la partita, con grande maturità, con grande equilibrio. Di questo sono contento. E’ normale che c’è da migliorare la verticalizzazione della palla nel momento in cui c’è da farlo”.

Visto che in questa stagione i suoi sogni notturni hanno portato ottimi risultati, ha sognato anche i due cambi di Oporto?
“No, non li avevo sognati, ma una cosa di cui ero certo era che Pjaca, dopo la partita di Palermo e nei giorni a seguire  aveva dato segni importanti; magari col Palermo non aveva fatto una buona prestazione, però le è servita per capire e per crescere. E nei giorni seguenti l’atteggiamento era già diverso e l’ha dimostrato a Oporto. Dani Alves è un campione e ha l’entusiasmo di un bambino, questo è molto bello da vedere”.

La Juve è una squadra in forte crescita e la sensazione è che stia arrivando al top nella fase decisiva della stagione…
“Innanzitutto gli obiettivi della società sono quelli di arrivare a marzo ed essere dentro le tre competizioni e per ora la Juventus c’è, perchè siamo in lotta per la Champions, siamo in lotta per il Campionato e siamo in lotta per la Coppa Italia, martedì abbiamo la prima partita. Questo non vuol dire che in Champions abbiamo passato il turno, perchè ieri sera la Fiorentina è di esempio, quindi il 2-0 ci garantisce un bel vantaggio ma non ci garantisce il passaggio. Quindi al momento mettiamola da parte, ma sappiamo già che quando dovremo giocare la partita di ritorno andrà aggredita la partita. Il campionato è ancora lungo, abbiamo gli scontri diretti, abbiamo partite da vincere come quella di domani e queste sono partite dove non bisogna sbagliare sicuramente l’approccio. La squadra sta bene, sta crescendo, secondo me ha grandi margini di miglioramento nei singoli e nella squadra e per fare questo bisogna andare tutti dalla stessa parte”.

Marchisio e Pjaca giocheranno? Buffon riposerà? 
“Domani gioca Neto, in previsione anche della partita di martedì. Per quanto riguarda Pjaca devo valutare perchè abbiamo due partite, ci sono i cambi durante la partita che sono importanti. Claudio l’ideale è che faccia una partita la settimana, perchè gli diamo tempo per recuperare e per crescere di condizione. Domani può essere titolare”.

Pjaca  a destra ha fatto fatto nel 4-2-3-1 contro il Palermo. Qual è il suo ruolo giusto?
“Il suo ruolo giusto in questo momento è l’esterno, ma soprattutto la cosa più importante è che Marko sta migliorando, sta crescendo sotto il punto di vista tecnico, tattico e mentale. Ha fatto anche delle buone cose a destra perchè a Oporto ha fatto gol, ha fatto dei buoni rientri. E’ un giocatore che ha molta tecnica, ha tempi di gioco giusti, è in crescita, quindi è importante nella fase finale della stagione”.

Una riflessione su quanto successo a Ranieri…
“Innanzitutto Ranieri è l’allenatore che rimarrà nella storia, oltre che del Leicester, del calcio, per aver vinto una Premier League con il Leicester, quindi lui deve essere orgoglioso di quello che ha fatto. E’ un brutto momento, ma purtroppo noi allenatori siamo legati ai risultati, quindi quello che è stato fatto poi se lo dimenticano. Lui esce vincitore perchè la squadra non è nelle tre squadre coinvolte nella retrocessione, è fuori dalla retrocessione, è in lotta per passare il turno di Champions, ha ottenuto un buon risultato a Siviglia e non era semplice, perchè è un risultato vantaggioso, poi quello che ha fatto rimane”.

Il fatto che domenica sera la Roma abbia una partita molto difficile con l’Inter può aiutarvi ad approcciare l’Empoli con la cattiveria giusta? E’ un’occasione importante per guadagnare sulla seconda…
“Ma noi non dobbiamo pensare a guadagnare, noi dobbiamo pensare a fare una vittoria, perchè sarebbe una vittoria in meno che manca allo Scudetto. Sappiamo che la Roma e il Napoli faranno tanti punti da qui alla fine, poi noi dobbiamo pensare a noi, vincendo domani, e non è semplice, intanto andiamo avanti, poi vediamo cosa fanno gli altri. Comunque sia, 63 punti non bastano per entrare in Europa League e per vincere lo Scudetto. Quindi abbiamo strada da fare, però va fatto un passo alla volta. Ora abbiamo archiviato la prima partita di Champions, ora bisogna archiviare la partita con l’Empoli e poi martedì abbiamo un’altra partita importante, un altro obiettivo dove dobbiamo arrivare in fondo”.
Dove vede le maggiori insidie nella corsa Scudetto? Nelle fatidiche trasferte pesanti con Napoli e Roma?
“Le insidie ci sono dappertutto ma dipende da noi, l’importante è approcciare bene, fare buone partite sotto l’aspetto di concentrazione, di tecnica. Poi non si sa se la palla picchia nel palo, va dentro o va fuori, questo fa parte dell’imponderabilità del calcio, ma l’importante è avere l’atteggiamento giusto per far sì che le cose le portiamo dalla nostra parte, non solo gli scontri diretti con Roma e Napoli: bisogna vedere come ci arriviamo e noi dobbiamo cercare di arrivare agli scontri diretti nelle migliori condizioni possibili”.

Anche lei pensa un giorno di scrivere pagine importanti lontano da Torino e magari in Inghilterra?
“Ora sono alla Juventus, sono state scritte tante cose, sto molto bene alla Juventus, ho un anno e mezzo di contratto e in questo momento bisogna pensare solo ed esclusivamente a quello che bisogna fare ora. Poi per il futuro ci sarà tempo e al momento giusto faremo, ma io sono molto contento di essere alla Juventus, ripeto, ho un contratto di un anno e mezzo, quindi… e con la società sono in totale sintonia. Quello che ha fatto Ranieri credo sia irripetibile per qualunque allenatore”.

 

Fonte: tuttojuve.com

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