Il Napolo a Torino contro la Juve ha vinto soltanto sette volte nella storia, in due di queste occasioni in campo c’era Alessandro Renica, il 3-1 nell’86, l’anno del primo scudetto, e il 5-3 dell’88, quello del secondo posto alle spalle dell’Inter dei record e della Coppa Uefa vinta a Stoccarda.
Due colpi a Torino in rapida successione: come ci riusciste?
«In quel momento avevamo più qualità noi rispetto alla Juve e questo è alla base dei successi. In quegli anni le parti erano invertite, noi eravamo la squadra da battere e vincemmo tante volte. Il Napoli aveva Maradona e c’erano molti altri campioni, nella seconda vittoria a Torino ricordo che Careca era imprendibile, sembrava un diavolo in quella partita».
Anche lei è entrato nella storia dei Napoli-Juve con il gol di testa al San Paolo all’ultimo minuto dei supplementari che regalò la qualificazione alle semifinali di coppa Uefa: cosa la spinse a lanciarsi in avanti?
«Fui spinto da una sana follia nel credere che Careca riuscisse a mettere quel pallone dal fondo e poi mi lanciai in tuffo».
Una sana follia che potrà spingere anche il Napoli?
«Proprio così, il Napoli per cancellare il passato delle ultime sfide di Torino deve giocare con follia e magari segnare un gol in rovesciata alla Ronaldo: ecco questo potrebbe far perdere delle certezze alla Juve a livello mentale. Un bel gol in rovesciata di Mertens, Milik, oppure di Hamsik così ai bianconeri sembrerà di rivedere i fantasmi di Crotone».
Ha citato Milik e Mertens: dall’inizio toccherà solo a uno dei due, lei chi farebbe giocare?
«Io farei giocare Milik provando a sorprendere la Juve da questo punto di vista: con il polacco cambia qualcosa, perché permette altre soluzioni e il gioco si semplificherebbe stravolgendo un po’ l’idea di partita che hanno i bianconeri. Ma è chiaro che questa è una mia idea perché poi ogni allenatore decide in base a quello che vede in allenamento».
Ha citato anche Hamsik, per lei il capitano non si tocca anche se non attraversa il suo momento migliore?
«Io lo metterei sicuramente in campo perché in certe partite non si può rinunciare a uno come Hamsik, tra l’altro proprio lui segnò a Torino due reti in occasione dell’ultima vittoria azzurra. Anzi, spero fortemente che proprio lui possa essere decisivo».
Ma questo Napoli lo può vincere lo scudetto?
«Sì, certo che lo può vincere. Ma se dovesse arrivare secondo per me lo avrebbe vinto lo stesso perché si vede che questo gruppo di ragazzi ha dato veramente il massimo mostrando quest’anno oltre a un gioco bellissimo anche una volontà ferrea».
Chi sta meglio tra Juve e Napoli?
«La Juve perché ha quattro punti in più e può giocare su due risultati. Sinceramente m’aspettavo che allo scontro diretto le due squadre potessero arrivare appaiate o che il distacco fosse minore visto il Napoli di gennaio. Invece dalla Roma in poi è arrivato qualche passo falso ma ripeto nel complesso gli azzurri stanno facendo veramente il massimo».
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