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Aldo Serena: «Tenetevi Pandev sarà il fulcro dell’attacco»

«Goran Lavezzi eCavani vanno confermati perché straordinari»

Aldo Serena, l’ex attaccante che giocò i derby di Torino e Milano con tutte e quattro le maglie, azzurro con Vicini ai Mondiali ’90, impegnato in carriera da calciatore a lottare soprattutto per il vertice, legge le carte alla penultima giornata di campionato, quella che potrebbe essere decisiva per lo scudetto e la zona Champions League.
Partiamo dalla lotta Champions e dal Napoli.
«Il Napoli è favorito. Se le vince tutte e due è in Champions. Deve vincerle però, cioè evitare anche mezzi passi falsi. Ritengo infatti che anche l’Udinese le vinca tutte e due. La squadra friulana sicuramente è la più pericolosa. Inter o Lazio sono ormai da considerare fuori dai giochi. Il Napoli deve contare solo sulle sue forze, con sei punti è in Champions».
Il Bologna squadra rivelazione, che tipo di avversario troverà il Napoli?
«Il Bologna ha vinto lo scorso turno a Catania, sta facendo benissimo grazie all’impostazione del tecnico Pioli che ha svolto un gran lavoro riprendendosi alla grande dalla delusione di Palermo. Ma il Napoli ha altre motivazioni e queste devono fare la differenza in partite del genere, anche se l’impegno da parte del Bologna sarà comunque massimo».
Che tipo di partita dovrà giocare il Napoli?
«Dovrà avere la concentrazione delle ultime partite di campionato quando ha riproposto l’atteggiamento che ha avuto in Champions League e che aveva smarrito per un periodo dopo la delusione di Londra. Una squadra attenta e motivata, la partita andrà affrontata con convinzione e consapevolezza dei propri mezzi».
Può farsi sentire la pressione in partite del genere?
«Non credo perchè il Napoli è abituato a gare così da dover vincere a tutti i costi. La squadra è maturata e si è abituata a partite del genere perchè ne ha dovute giocare tante anche in Champions League. Ormai è una formazione di livello assoluto e quindi deve saper gestire le pressioni di partite decisive. Praticamente sono state quasi tutte quante gare in cui il Napoli sapeva di non poter sbagliare».
Gli attaccanti del Napoli, un suo giudizio?
«Il reparto indubbiamente più forte del Napoli è quello avanzato, gli attaccanti si integrano alla perfezione perchè hanno caratteristiche diverse. Lavezzi è velocissimo, Cavani ha capacità balistiche straordinarie, anche Pandev ha grandi qualità ed è bravo da tredicesimo, cioè ha le caratteristiche giuste per entrare e cambiare le partite. L’ex interista ha dato comunque un contributo importante in questa stagione in cui il Napoli è stato impegnato su più fronti».
Quindi, l’ideale sarebbe tenere tutti?
«Senza ombra di dubbio. Sarebbe importante tenere tutti i campionissimi, ovviamente dando per scontato Hamsik, soprattutto in caso di arrivo al terzo posto e quindi di riconferma della Champions League. E poi migliorarsi per la prossima stagione».
In che senso?
«Se si vuole proseguire il processo di crescita sia in Italia che in Europa bisogna migliorare innanzitutto in difesa con l’inserimento di un top player e poi aggiungendo numericamente qualche elemento in più al centrocampo dove c’è bisogno di far rifiatare qualcuno, le alternative servono. Il Napoli ha dimostrato già quest’anno di essere all’altezza dei grandi club europei. Basterà qualche ritocco per poter diventare ancora più competitivi ad altissimi livelli».
Come giudica fin qui il lavoro di Mazzarri?
«Molto positivo tenendo presente il cammino in Europa e l’eliminazione contro il Chelsea squadra che è arrivata in finale e potrà ancora dire la sua contro il Bayern. Il Napoli avrebbe meritato di più in quella doppia sfida, all’andata poteva vincere anche in maniera più larga, a Londra girò tutto storto. Se poi si dovesse realmente centrare la Champions per il secondo anno consecutivo, cioè arrivare un’altra volta al terzo posto l’annata sarebbe da giudicare in maniera ottima. Senza dimenticare che ci sarà poi la finale di coppa Italia, una gara difficilissima contro la Juventus ma ovviamente aperta a tutti i risultati».
La lotta scudetto come la vede?
«Vincerà la Juve, quello con il Lecce è stato un infortunio di Buffon, un campionissimo che sbaglia ogni cento partite. Ma fisicamente e mentalmente i bianconeri c’erano e avrebbero meritato la vittoria. Chiuderanno il discorso a favore perchè il Cagliari ormai non ha più particolari stimoli avendo già ottenuto la salvezza e anche l’ultima gara di campionato contro l’Atalanta sarà così. La Juve non si lascerà sfuggire la grande occasione dopo un’intera stagione vissuta da grande protagonista».
Milan-Inter, quindi sarà un derby ininfluente?
«Secondo me sì. Lo definirei un derby tra deluse. Il Milan lo scudetto l’ha gettato in casa nelle due partite contro Fiorentina e Bologna. L’Inter invece ha sprecato le ultime chance di Champions League nell’ultima partita contro il Parma, una sconfitta incredibile per la formazione nerazzurra».
Chi vota come squadra rivelazione?
«L’Atalanta di Colantuono che è partita da meno sei e ha già ottenuto la salvezza con pieno merito giocando un ottimo calcio. E poi il Napoli, mi piace molto come sta in campo quando è al massimo. Riesce a giocare in maniera corta e a ripartire fortissimo con grande velocità, una squadra spettacolare che crea tante palle gol».
L’allenatore che le è piaciuto di più?
«Dico Montella. Il Catania ha disputato una grande stagione, facendo vedere un buon calcio. E poi questo risultato va aggiunto a quello dell’anno precedente ottenuto nella breve parentesi di Roma».
La vicenda Delio Rossi, quale è il suo parere?
«Ha sbagliato ed è giusto che abbia pagato perchè il suo gesto è stato brutto. Però quando si gioca ad alti livelli un allenatore deve gestire grandi situazioni di stress, da questo punto di vista va capito. E poi in tutta la carriera il suo atteggiamento è stato sempre moderato».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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