La vita è fatta d'incroci, il tempo sa intrecciare i destini. Nel calcio poi il confine tra essere compagni ed avversari è sottile, il calciomercato sa disegnare traiettorie che neanche l'immaginazione riuscirebbe a costruire. Ivan Strinic e il Napoli, ieri l'arrivo in Italia con il volo da Dubrovnik a Roma Fiumicino. Strinic è arrivato intorno alle 18, poi il viaggio verso Castelvolturno, dove stamattina sosterrà le visite mediche. L'avventura napoletana sta per iniziare, Strinic è carico, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi in patria. Il Napoli l'ha fortemente voluto, ha fiutato l'affare a parametro zero, credendo che il giocatore possa rappresentare un rinforzo molto utile sulla fascia sinistra, in virtù della partenza di Ghoulam per la Coppa d'Africa e delle difficoltà fisiche di Zuniga. Strinic sarà utile al Napoli solo per campionato e Coppa Italia, non potrà giocare in Europa League con la maglia azzurra visto che ha già indossato quella del Dnipro, ancora impegnato nella competizione.
Un nazionale come Strinic, in scadenza di contratto, attira l'interesse di molti club che hanno monitorato l'evolversi della situazione del terzino sinistro croato. L'Inter non ha ritenuto opportuno muoversi in quel ruolo, la Roma non ci ha creduto abbastanza e probabilmente si muoverà su altri nomi viste le difficoltà di Ashley Cole, il Borussia Dortmund, come rivelato in esclusiva il 15 Dicembre (Strinic al napoli per leggere la nostra esclusiva), ha seguito con grande attenzione il giocatore ma non l'ha ritenuto all'altezza delle esigenze della formazione di Klopp. Il Napoli ha sfruttato i buoni rapporti con Tonci Martic, agente di Strinic e anche di Perisic, esterno d'attacco del Wolfsburg che rappresentava la prima scelta per sostituire Insigne ma il Wolfsburg non ha alcuna intenzione di cederlo. La trattativa per Strinic, che il 31 Dicembre va in scadenza di contratto con il Dnipre, è stata impostata nei mesi scorsi ma l'intromissione di un macedone che vantava la procura di Strinic ha complicato l'affare che si è sbloccato lo scorso 13 Dicembre, grazie all'incontro milanese tra Bigon e Tonci Martic. Risolti gli intoppi burocratici, le parti hanno potuto definire l'intesa su un contratto di tre anni e mezzo ad 1,6 euro a stagione.
Ivan Strinic è cresciuto nel vivaio dell' Hajduk Spalato, lo stesso che ha formato Josip Radosevic, centrocampista classe '94. Dalle parti di Castelvolturno auspicano che il destino dell'esterno sinistro ex Dnipro sia molto diverso da Radosevic, che, al fronte dei tre milioni spesi per acquistare il suo cartellino, non ha fatto la differenza neanche in Primavera e in prima squadra ha totalizzato 563 minuti in due stagioni e mezzo, considerando le presenze in campionato, Coppa Italia ed Europa League. Strinic è il terzo croato della storia del Napoli, oltre Radosevic c'è anche Aljosa Asanovic, che ha vissuto la pessima stagione 1997-98, in cui gli azzurri conquistarono solo quattordici punti retrocedendo in serie B. Asanovic è cresciuto nel vivaio dell'Rnk Spalato ma è stato lanciato all'età di diciannove anni dall'Hajduk Spalato.
Spalato e Napoli, un incrocio calcistico ricorrente, che nel Napoli di De Laurentiis ricorre dal 2008. L'11 Luglio il Napoli affronta l'Hajduk in un'amichevole precampionato, in vetrina i nuovi acquisti Christian Maggio e German Denis. L'Hajduk Spalato schiera dal primo minuto Strinic sulla fascia sinistra, il suo dirimpettaio è Maggio, acquistato quell'estate dalla Sampdoria. In quella squadra militavano altri due ragazzi, che saranno dei nuovi compagni di squadra per l'ex Dnipro: Walter Gargano e Marek Hamsik, che quella sera al 38' sbagliò anche un calcio di rigore. L'Hajduk vinse 1-0, sulla panchina azzurra c'era Edy Reja che la stagione successiva, cinque mesi dopo l'esonero deciso da De Laurentiis, approdò proprio a Spalato. Reja allenò l'Hajduk fino al mese di Febbraio, quando si liberò la panchina della Lazio. Il tempo giusto per valorizzare nel suo 3-5-2 Ivan Strinic, che segnò in quei sei mesi i suoi quattro gol realizzati nelle due stagioni e mezzo disputate nella serie A croata.
Hajduk Spalato-Napoli non è l'unico appuntamento da avversario vissuto da Strinic. Il 25 Ottobre 2012 con il suo Dnipro, club in cui è approdato a gennaio 2011, diede un forte dispiacere a Walter Mazzarri e ai tifosi napoletani giunti in Ucraina, che rifiutarono a fine partita le maglie dei propri beniamini. La formazione ucraina vinse 3-1, Strinic nel 4-4-2 di Juande Ramos si mise anche in mostra sulla corsia sinistra proponendosi con un tiro dalla distanza terminato di poco a lato nel primo tempo e un assist non concretizzato dall'ala destra Fedetskiy nella ripresa. Quella sera sulla sua corsia Strinic trovò Mesto, un altro nuovo compagno di squadra che l'ex Dnipro incontrerà presto a Castelvolturno. Maggio non fu convocato da Mazzarri in virtù del turn-over compiuto in Europa League. Al San Paolo, due settimane dopo, l'8 Novembre 2012 Mazzarri lasciava in panchina maggio per tutta la gara e Strinic era assente per infortunio.
Strinic-Maggio è un "faccia a faccia" vissuto, invece, con la maglia della Nazionale. Il 14 Giugno 2012 l'Italia pareggia a Poznan contro la Croazia in una gara che rischia di compromettere la qualificazione della Nazionale di Prandelli agli ottavi di finale di Euro 2012. Pirlo porta in vantaggio i suoi, pareggia Mandzukic, bravo a sfruttare proprio un cross di Strinic.
La corsia sinistra del San Paolo lo aspetta, Ivan è pronto a sfruttare l'opportunità. Da Spalato a Napoli, per coprire il vuoto lasciato da Ghoulam e in futuro mettere in difficoltà nelle sue scelte Benitez, che ha voluto il suo acquisto.
Ecco i video delle gare in cui il destino di Strinic si è incrociato con il Napoli e con la Nazionale Italiana:
Ciro Troise
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