Fabio Pecchia, allenatore del Verona, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani contro il Napoli. Ecco le sue parole: “
Come si riesce a stare 90′ sul pezzo al San Paolo? “E’ la stessa domanda fatta contro la Juve, lì siamo stati per 70′ e qui dovremo fare meglio. Bisogna fare come in quella occasione, bisogna essere convinti di poterlo fare. Quando ci sono gare del genere, c’è bisogno che alcune situazioni girino nel verso giusto”.
Fares? “Era un recupero abbastanza previsto, c’è stato qualche intoppo per Bruno Zuculini. Vedremo domani”.
Cosa deve fare il Verona domani’ “Tutti devono metterci qualcosa in più, il Napoli è primo in classifica con merito. Noi dobbiamo fare di più, a prescindere dall’obiettivo. Tutto è proporzionato dalle potenzialità”.
Dopo la sosta c’è il Crotone. “Siamo usciti dalla gara di domenica scorsa contro la Juve con una maggiore consapevolezza, che deve spingerci ad avere la stessa personalità domani. Giochiamo ovviamente per fare punti, non bisogna fare scalette. E’ chiaro che ci sono condizioni in cui ci sono più chances di fare punti”.
E’ una gara speciale per il suo passato. Cosa prova tornare al San Paolo: “Mi è capitato poche volte da calciatore, tornare al San Paolo. Per me è un’emozione particolare, poi finisce lì. Anzi, per me è uno stimolo in più. Spero che la squadra possa avere la mia stessa voglia di dimostrare quanto valiamo”.
Cosa serve sul mercato? “Le cose le valutiamo e analizziamo, di ciò che abbiamo bisogno è una questione di numero. Siamo corti, non è questione di mancanza di qualità. Non possiamo rischiare di essere ridotti davvero all’osso, a causa di una squalifica, una febbre o un mal di gola. Ora giochiamo col Napoli, poi ci sono le idee chiare con la società. Sono molto sereno”.
Per Caceres potrebbe essere l’ultima gara col Verona? “Non ci ho mai pensato, ora pensiamo a domani. Poi valuteremo, sono certo che domani offrirà una grande prestazione. E’ cresciuto col passare del tempo, s’è visto con le prestazione offerte finora. Anche domani farà benissimo”.
Caceres deve ringraziare Verona e viceversa. “Ognuno è stato professionista, non è questione di dire grazie. C’è stato un lavoro di staff, lui fino dal primo giorno ha avuto una grande professionalità”.
Bruno Zuculini è in diffida e a rischio per domani a causa di problemi fisici. Può tornare col Crotone, quanto è importante la sua presenza? “Ora penso solo a domani, quella è la prima considerazione. Bisogna capire se è in grado di reggere i 90′. Se è in grado di farlo, sarà della gara. Altrimenti non lo sarà. Non valuto la situazione della diffida”.
Doppia sospensiva che scade a gennaio 2019 per la chiusura della Curva Sud? “Speriamo di no, gli organi competenti hanno deciso così. Spero che non accada, nel girone di ritorno c’è bisogno della nostra tifoseria”.
A volte c’è metro di giudizio differente su questi argomenti? “L’ho saputo dopo la gara, non so se ci sono due pesi con due misure. Faccio fatica a esprimere un parere”.
Albertazzi ha vinto la causa col Verona. “Già s’è parlato troppo, gli auguro il meglio come professionista”.
Domani ci saranno 136 tifosi del Verona a Napoli, contro i 45mila del San Paolo. “Non si tratta di impresa. I tifosi che verranno, gli addetti, i giornalisti. Quelli che scenderanno in campo devono avere spirito forte e voglia di affrontare una gara del genere”.
Dovrebbe arrivare una sospensione per Doveri, per quanto accaduto in Juve-Torino di Coppa Italia. “In questa storia non ci sono nemmeno troppo dentro, evitiamo di entrare nelle polemiche. Ne prendiamo atto e andiamo avanti. Per domani sono molto tranquillo per la designazione”.
Formazione? “E’ molto semplice, voglio dare continuità al blocco. Ci può essere qualche cambio, devo valutare la condizione di Bruno Zuculini”.
Quanto è rimasto di Benitez e Pecchia in questo Napoli? “Non si tratta di quanto lavoro di Rafa ci sia dietro, c’è una mentalità di giocare a calcio e di proporre. Questo parte da lontano. Ci sono calciatori che giocano insieme da diverso tempo, poi va aggiunto il lavoro di Sarri che è sotto gli occhi di tutti”.
Da ex centrocampista, Jorginho vale più di Verratti? “Jorginho è stata una scelta mia e di Rafa, arrivò a metà stagione. C’erano dubbi intorno a lui, ma fece bene. Ha un’intelligenza calcistica superiore, ma parliamo di due calciatori forti. La differenza è che Verratti gioca al PSG, ha vinto e quando vinci hai una visibilità diversa. Ma si tratta di due calciatori forti”.
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