VERSO LA GARA – Allo Stadio Friuli, il Napoli di Sarri affronta in trasferta l’Udinese del neo-tecnico Oddo: dopo la vittoria di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk, il tecnico dei partenopei deve fare a meno di Mario Rui sulla fascia sinistra e schiera dunque Hysaj al suo posto, con Maggio terzino a destra, mentre al centro della difesa è Chiriches (e dunque non Albiol) a fare reparto con Koulibaly; a centrocampo, Sarri schiera Jorginho in cabina di regia, con capitan Hamsik e Allan, mentre in attacco conferma il tridente composto da Callejon, Insigne e Mertens. Tra i padroni di casa, Oddo imposta un 3-5-1-1 con Angella, Danilo e Samir in difesa, mentre Widmer e Adnan vengono schierati come esterni di centrocampo – che in fase di non possesso possono arretrare e andare a comporre una difesa a 5. L’ex tecnico del Pescara manda in campo dal 1’ Balic come interno di centrocampo insieme a Barak e Fofana, mentre schiera De Paul alle spalle dell’unica punta Perica, che viene dunque preferito a Maxi Lopez.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dai primi frangenti di gara, l’Udinese dimostra di attuare un pressing alto sul portatore di palla avversario – in particolare su Jorginho – per impedire agli azzurri di sfruttare il fraseggio e impostare l’azione; d’altra parte, i friulani consentono agli esterni bassi del Napoli di agire senza marcatura e dunque quasi indisturbati. A tal proposito, gli azzurri cercano spesso di sorprendere i friulani con cambi di campo o dando avvio alla manovra direttamente dalla difesa. La gara è caratterizzata nel primo tempo da un’alta intensità e si sviluppa sovente attraverso repentini ribaltamenti di campo; nella ripresa, invece, l’Udinese diventa più statica nel pressing e consente sempre più agli azzurri di tenere il pallino del gioco. Al 31’, Maggio viene atterrato da Langella in area di rigore e l’arbitro Di Bello concede il calcio di rigore al Napoli: dagli undici metri si presenta Jorginho, che prima si lascia ipnotizzare dal Scuffet e poi deposita il pallone in rete sulla ribattuta del portiere. Al 60’, Oddo sostituisce Perica con Lasagna, un’altra punta; successivamente, il tecnico dei friulani richiama in panchina Fofana e manda in campo Jankto al suo posto. In casa Napoli, invece, Sarri inserisce Diawara al posto di Jorginho e poi sostituisce Insigne con Zielinski, che va a posizionarsi a sinistra nel tridente proprio al posto del numero 24 azzurro. L’Udinese non riesce a costruire azioni concrete e la circolazione di palla degli azzurri tende a scoraggiare progressivamente i friulani. All’83’, Oddo e Sarri spendono entrambi l’ultimo cambio a propria disposizione: il tecnico dell’Udinese inserisce Bajic, al posto di Langella, passando così ad un 4-3-1-2 (con De Paul alle spalle di Lasagna e Bajic), mentre Sarri sostituisce Hamsik con Rog. Nonostante l’assetto più sbilanciato degli ultimi minuti di gara, gli uomini di Oddo non impensieriscono la difesa azzurra, consentendo così al Napoli di conquistare una vittoria esterna importantissima – complice anche il pareggio tra Genoa e Roma – in attesa della gara di questa sera della Juventus.
A cura di Mariano Menna
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