Il mercato è un contenitore di storie assurde, affascinanti, a volte persino allucinanti. Quante, tante, forse troppe, trattative saltate per un capriccio, un cavillo, una coincidenza. Quanti gli affari sfumati all’ultimo secondo, o concretizzatisi proprio negli ultimi istanti di mercato. E quanti i cosidetti “scippi”, gli improvvisi ripensamenti, i cambi virtuali di casacca. Nell’ultimo periodo siamo stati abituati a tutto. Chi non ricorda la celebre vicenda Berbatov. L’attaccante bulgaro ormai della Fiorentina, “scippato”, poco correttamente, da Marotta, e alla fine accasatosi al Fulham. O, in ordine temporale, la grottesca vicenda Guarin-Vucinic, con l’Inter che, in confusione totale, si trova a rifiutare l’offerta da lei stessa formulata. Ed in questo filone si inseriscono anche le vicende Bastos e Nainggolan, giusto il tempo di rendere Roma – Napoli un incrocio interessante non solo per la Coppa Italia.
A dire il vero quest’estate erano stati proprio i partenopei ad aprire il valzer degli “scippi”. Rafael Cabral, il portiere della Seleçao per i prossimi anni, era corteggiato anche dalla Roma. Alla fine scelse Napoli. Ai giallorossi un parziale risarcimento del destino: Morgan De Sanctis proprio dal club azzurro. Ma arriviamo a gennaio, mese particolare per il calciomercato. Tutto in 30 giorni, e, come al solito, i club italiani ci arrivano con le idee alquanto confuse. In principio fu Nainggolan. Un offerta del Napoli e una della Roma, senza dimenticare che, per la stampa, era anche corteggiato da Inter, Milan e Juve. Alla fine il buon indonesiano del Cagliari sceglie la Roma, con il Napoli che a sua volta è costretto a correre ai ripari. A guadagnarci sono soprattutto i giornali, che per altri 20 giorni possono accostare al Napoli i vari Capoue, M’Vila, Song e compagnia varia. In azzurro arriverà poi Jorginho.
Passiamo a Bastos. Qui la vicenda assume toni più surreali. Un giorno di metà gennaio dagli Emirati Arabi lanciano la notizia: Bastos al Napoli! Sulle prime nessuno sembra dar credito a questa voce. Ma, dopo le opportune verifiche, si scopre che una trattativa in realtà c’è. Corsa allo scoop. Si dice che sia già fatta, che manchi solo l’annuncio, tramite l’ormai celebre tweet di De Laurentiis. I tifosi consumano le tastiere a forza di aggiornare il profilo Twitter del presidente, ma niente. Passano i giorni e Bastos non arriva. C’è chi incomincia a parlare di un infortunio al braccio, chi parla di “problemi con i diritti d’immagine” (frase ricorrente in ogni trattativa del Napoli) e chi avanza dubbi di natura tecnica e tattica sul giocatore. In tutto ciò la frangia degli “incontentabili” fa partire il solito ritornello “ma che dobbiamo fare con Bastos!”. La trattativa insomma va per le lunghe, fino a quando Sabatini piazza lo “scippo” perfetto. Bastos alla Roma! Subito, senza se e senza ma, i giallorossi prelevano l’ex esterno del Lione. Bastos diventa un giocatore della Roma, con tanto di presentazione sotto la Curva (con sciarpa di dubbio gusto). I dubbi di natura tecnico-tattica scompaiono, scompaiono anche i fantomatici infortuni al braccio e gli “incontentabili” passano al Piano B, quello del “Wa, Bastos! Non ce lo potevamo prendere noi”
Tra nomi, trattative, e i tanto cari “scippi”, di certo gennaio non è stato per niente un mese noioso. Augurandoci quantomeno che Roma-Napoli, quella che si giocherà mercoledì sul campo, sarà altrettanto divertente.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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