Giampiero Ventura, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Ecco le dichiarazioni del tecnico granata:
Subito sul ritorno di Immobile: “Aveva l’ambizione di tornare in Nazionale e ora siamo riusciti a recuperarlo. Un peccato che si sia fatto male nel derby, proprio quando avevamo centrato l’obiettivo della convocazione in Azzurro. Domani è convocato e pertanto può giocare contro il Napoli. Mi chiedete del suo futuro in granata? Può far parte del progetto del Toro, ma questi sono discorsi che riguardano il calciomercato e quindi andranno affrontati in altre sedi”.
Su Maksimovic: “Nikola è sicuramente un giocatore importante, ambito dai migliori club di Europa. Ogni anno il progetto va avanti ed è naturale che vi siano dei cambiamenti. Oggi però dobbiamo pensare solo al Napoli, l’ultima partita”.
Sul Napoli: “Gara molto complicata, non poteva esserci partita più difficile per salutare il pubblico. É evidente che al Napoli non basti il pari, quindi verranno qui con la mentalità da dentro o fuori. Per noi sarà una gara stimolante che ci darà l’opportunità di fare verifiche importanti”.
Su Glik: “Lui sa che non è una questione tecnica se verrà escluso, ma solo una questione di verificare il livello dei nostri giovani. Se Jansson farà bene contro Higuain allora vorrà dire che siamo davvero sulla strada giusta”.
Organizzazione: “Questa da sola non basta. Le gare te le fanno vincere i giocatori. Se questi fanno tutto quello che sanno fare, senza errori allora vai forte. Il calcio è così”.
Su Belotti: “Quando si diceva di farlo riposare era perché ne aveva bisogno. Ora invece è tornato brillante quindi non avrebbe senso escluderlo ora. Non so chi farà gli stage o no, ma credo che se farà bene allora Conte avrà un’arma in più”.
Su Edera: “Se un giocatore si allena più volte e viene convocato più volte è perché ha l’atteggiamento giusto. Edera è un professionista serio. Ora se è tornato in Primavera è solo perché abbiamo recuperato Immobile, ma Edera ha le carte in regola per fare il calciatore. Il futuro dipende da lui”.
Su Kenneth Van Ransbeeck: “Difficile dare un giudizio definitivo su un giocatore che ho curato da vicino per pochi minuti, perché logicamente dovevamo preparare la partita. É un ragazzo molto disponibile che è venuto a provare con la testa di chi pensa di voler far parte del Toro con la massima umiltà. E non col fare di chi si sente arrivato. É un bel metodista, ruolo che ci può stare nel 4-3-3. Senza contare che è un giovane a parametro zero, se la Juve ha preso Pogba così…”
A Superga: “Non pensavo affatto di meritare gli applausi, anche perché non penso di aver fatto chissà cosa di speciale. Detto ciò mi ha fatto molto piacere”.
Fonte: Toronews.net
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