Il Napoli dice addio alla Tim Cup Primavera al primo turno come due anni fa, quando fu l’Empoli a mandare a casa gli azzurrini. Stavolta la sconfitta arriva in casa, nel derby campano contro il Benevento, formazione impegnata nel campionato Primavera 2, quello riservato alle squadre di serie B. Il passo indietro rispetto alle ultime prove in campionato e Youth League è sotto il profilo della mentalità, dell’intensità e della determinazione. Gli azzurrini sprecano tanto in fase offensiva ma soprattutto sembrano in balia di Pinto e Brignola che portano il Benevento al secondo turno. Ecco le pagelle di IamNaples.it:
SCHAEPER 6: Non ha responsabilità sui quattro gol subiti, Pinto e Brignola bucano la difesa azzurra e lui non può far nulla sulle conclusioni degli avversari
SENESE 5,5: Adattato nel ruolo d’esterno destro basso, mostra buone qualità tecniche e nel palleggio ma non ha capacità di spinta e in fase difensiva la linea di cui fanno parte anche i due esterni non funziona mai.
SCARF 4,5: La sua “frittata” è l’iniezione di fiducia per il Benevento, commette un intervento da rigore imbarazzante, era in vantaggio su Brignola mentre cercava di uscire dall’area. Si mette in difficoltà da solo commettendo poi fallo. La difesa è larga, non c’è comunicazione tra i due esterni e la coppia centrale sugli attacchi del Benevento. In fase di spinta si vede pochissimo, una prova da dimenticare per l’esterno sinistro ex Carpi.
MANZI 4,5: Pinto e Brignola vanno costantemente via in velocità, i gol del Benevento per sviluppo di gioco sono simili, i due attaccanti del Benevento trovano sempre il buco per colpire la retroguardia azzurra. All’86’ è imbarazzante la semplicità con cui Pinto elude la sua copertura.
DELLY MARIE SAINTE 5: Sembra non al massimo della condizione, gli avversari lo bruciano costantemente sullo scatto. Ha il merito di realizzare la rete del 3-3 ma la tenuta del reparto arretrato è imbarazzante e i problemi nascono soprattutto dalla coppia centrale di difesa.
BASIT 5: Va in gol un anno dopo la rete contro l’Avellino in Tim Cup Primavera, quest’oggi s’inserisce di più e, infatti, nella ripresa fallisce due occasioni a pochi passi da Scolavino. Lascia i compagni in dieci uomini a meno di venti minuti rimediando il secondo cartellino giallo per un fallo evitabile su Volpicelli. Un intervento frutto di stanchezza, ingenuità e approssimazione, forse una delle immagini più chiare della gara di oggi.
OTRANTO 6: Predica calcio nel deserto, mette più volte i compagni a tu per tu con Scolavino disegnando verticalizzazioni ed aperture precise. Da una sua intuizione arriva il primo gol, al 75’ consegna a Mezzoni la palla del possibile 3-2 ma l’esterno offensivo ex Carpi spreca l’occasione. Complice anche una squadra in cui c’è poco movimento senza palla, Otranto è spesso costretto a forzare la giocata.
COGLITORE 5,5: Deve crederci di più, al 7’ spreca una buona palla-gol quando al volo manda il pallone alto sopra la traversa. Interpretando il ruolo di mezzala, deve lavorare sul cambio di passo, sulla capacità d’inserirsi negli spazi e crescere sotto il profilo della lucidità. Al 30’ da un suo passaggio errato nasce la prima occasione del Benevento. (Dal 56’ Micillo 5,5: Il contributo in fase d’interdizione c’è ma gli manca lo spunto, la capacità di guadagnare ritmo, di sviluppare le ripartenze con intensità e velocità)
MEZZONI 5: Non è ancora entrato nei meccanismi tattici della Primavera, ha bisogno di muoversi a campo aperto, fa fatica nel palleggio in velocità con i compagni di reparto. Due volte si butta dentro negli spazi con i tempi giusti ma Scolavino s’oppone alle sue concliusioni.
PALMIERI 5,5: Nel primo tempo fallisce un’occasione clamorosa a porta vuota, degli attaccanti azzurri è quello che si muove di più e, infatti, ha due intuizioni interessanti che Basit non sfrutta nella ripresa. (Dal 76’ Gaetano 5,5: Il suo contributo si limita al calcio di punizione da cui nasce il gol del momentaneo 3-3)
PELLICCIA 5: Prestazione senza intensità, sotto ritmo, non mette al servizio della squadra le qualità atletiche, nella progressione messe in mostra in passato. (Dal 46’ Zerbin 6: Inventa un gran tiro a giro che porta il Napoli sul momentaneo 2-1 ma poi non riesce più ad incidere nel corso della ripresa)
SAURINI 4,5: inquietante passo indietro sotto il profilo della mentalità, la squadra è apparsa scarica, senza intensità e continuità di ritmo. Imbarazzanti le disattenzioni difensive, l’incapacità della squadra di stringersi in fase di copertura, ogni volta che il Benevento si presentava nella metà campo del Napoli creava un pericolo. Sceglie la via del turnover mirato, poi torna sui suoi passi ma non riesce a raddirizzare la partita.
Ecco il tabellino del match:
NAPOLI: Schaeper 6, Senese 5,5, Scarf 4,5, Basit 5, Manzi 4,5, Marie Sainte 5, Mezzoni 5, Coglitore 5,5 (dal 56’ Micillo 5,5) , Palmieri 5,5 (dal 76’ Gaetano 5,5), Otranto 6, Pelliccia 5 (dal 46’ Zerbin 6).
A disposizione: D’Andrea, Maisto, Pizza, Esposito, Calvano, D’Alessandro, Marino, Energe, Sgarbi. All. Saurini 4,5
BENEVENTO: Scolavino 6, Migliarotti 6 (dal 46’ Cuccurullo 5,5), Eletto 6, Cavaliere 6,5, Sparandeo 6, De Caro 5,5, Ronga 5,5 (dal 71’ Scognamiglio 6), Volpicelli 6,5, Pinto 7,5, Brignola 8, Donnarumma 6.
A disposizione: Bruno, Volzone, Matrone, Filogamo, Scognamiglio, Tambasco, Santarpia, Chiacchio, Ziello, Branchi, Marchetti, Cuccurullo. All. Romaniello 6,5
Dai nostri inviati al centro sportivo di Sant’Antimo Ciro Troise, Stefano D’Angelo e Antonio Balasco
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