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Dai fischi agli applausi, a Palermo si è sentita la sua mancanza: Gargano decisivo in questo Napoli

Aggressivo e sempre pronto allo sprint, Gargano incide moltissimo anche sotto il profilo psicologico

Il Napoli crolla a Palermo sotto i colpi di una coppia, Vasquez e Dybala, che in questo momento, sembra essere la più forte in circolazione. Non c’è stato nulla da fare per la squadra di Benitez che, dopo aver dominato per circa quindici minuti,  si è vista andare sotto a causa del gol firmato da centrocampo da Lazaar. Erroraccio di Rafael, l’ennesimo in campionato del portiere brasiliano che, ormai, sembra non saper più in che modo evitare che la palla entri nella propria porta. Il Napoli ha provato a reagire ma il centrocampo formato da Jorginho e David Lopez non ha retto, dando la possibilità al Palermo, spesso di ripartire in contropiede e punire, ancora, la squadra azzurra. Serata nera, nerissima per gli uomini di Benitez che sono riusciti ad accorciare le distanze con Gabbiadini, entrato dalla panchina,  solamente sul finire del match, quando ormai il Palermo aveva già segnato 3 gol. Niente testa, poca concentrazione e pochissime idee, oltre ad un po’ di sfortuna, sono state le componenti che hanno influito maggiormente sulla sconfitta del Napoli, oltre all’assenza di Gargano che si è sentita tanto. Il giocatore uruguaiano infatti, sembra essere l’elemento decisivo in campo, in grado di dare stabilità ad un centrocampo che ha dimostrato di essere perso senza di lui.

Aggressivo e sempre pronto allo sprint, anche all’ultimo minuto, Gargano incide moltissimo nel Napoli anche sotto un punto di vista psicologico. Non è stato semplice per lui tornare a Napoli, piazza in cui è cresciuto e nella quale ha trascorso tantissimi anni, dopo la sua esperienza all’Inter dove aveva rilasciato delle dichiarazioni che non erano piaciute ai tifosi. I fischi hanno sostituito gli applausi rendendo l’inizio di campionato del giocatore al quanto difficile. Ma Gargano non si è mai arreso, continuando, a testa alta, a lavorare per essere una pedina importante nello scacchiere azzurro. Senza proferire parola ha dimostrato sul campo il suo valore e il suo attaccamento ad una maglia che è sempre stata dipinta sulla sua pelle.  Dopo buonissime prestazioni i fischi si sono tramutati in grandi applausi per un guerriero che ora, sembra essere uno dei pochissimi giocatori essenziali per mantenere intatto quell’equilibrio che Benitez ha trovato. Leader in campo e fuori, Gargano ha conosciuto il bene e il male di una città come Napoli in grado di dare tutto o niente ai giocatori. Walter è cresciuto all’ombra del Vesuvio, poi è andato via e infine è tornato lì dove tutto era iniziato, consacrandosi, finalmente.  Il giocatore ha vinto la battaglia contro Inler e Jorginho, formando con David Lopez, la coppia perfetta in un centrocampo che, senza di lui a Palermo, ha perso tanto. Il guerriero uruguaiano è tornato a casa nella città dove si è formata la sua famiglia e lui stesso, trasformandosi in un elemento indispensabile per la squadra e riconquistando il San Paolo.

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