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Storie dal Sud: Napoli, Luperto è pronto a prendersi la serie A

Anche il Palermo potrebbe lanciare vari giovani durante la stagione

Dopo il gong delle ore 23 del 31 Agosto, c’è stata un’altra scadenza ieri per le società di Serie A: entro mezzanotte bisognava presentare l’elenco dei venticinque calciatori di ogni squadra che affronteranno il campionato. A quest’elenco si possono poi aggiungere gli Under 21, di cui è consentito l’utilizzo aggiuntivo rispetto alla lista consegnata. “Sarà consentito alle società di Serie A l’utilizzo aggiuntivo, rispetto a quelli dell’elenco dei 25 calciatori di cui ai successivi commi, di calciatori, tesserati sia a titolo definitivo sia temporaneo, che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente non abbiano già compiuto il 21° anno di età (“calciatori under 21”)”, recita così la riforma approvata dal Consiglio Federale il 20 Novembre scorso. Possibilità che consentirà un’ulteriore invasione straniera nelle nostre formazioni Under 19 oppure uno strumento che darà maggiori opportunità ai giovani? Lo scopriremo! Napoli e Palermo intanto hanno negli organici di Sarri e Iachini degli Under 21 che sognano di trovare spazio durante la lunga ed intensa stagione iniziata da poco. Nelle fila azzurre c’è Sebastiano Luperto, difensore classe ’96 soprannominato nello spogliatoio azzurro l’”Albiol di Lecce”. Nella difesa del Napoli che non riesce a trovare solidità dopo il surplus di gol incassato nella scorsa stagione, Luperto è pronto ad inserirsi nel reparto composto anche da Albiol, Chiriches, Koulibaly e Henrique. Ma chi è Sebastiano Luperto? Difensore centrale classe ’96, di Lecce, cresciuto come tanti ragazzi a “pane e pallone” sin da bambino. All’età di cinque anni i primi calci alla scuola calcio “Lecce Due”, poi il passaggio alla San Cesareo, dove è stato visionato dal Lecce che ha deciso di puntare su di lui. Vive in maglia giallorossa l’intera trafila dagli Esordienti alla Berretti, con una trasformazione radicale nel ruolo. Luperto nasce esterno sinistro d’attacco, poi è stato retrocesso gradualmente in difesa. L’autore della svolta è un suo omonimo, Claudio Luperto, centrocampista del Lecce degli anni ’80 ed allenatore di Sebastiano ai tempi dei Giovanissimi Nazionali disputati sotto età con i ragazzi del ’95. L’anno della svolta è l’ultimo vissuto al Lecce, in cui si mette in mostra con la Berretti di mister Toma, composta da tanti elementi interessanti: da Di Mariano a Rosafio, da Kalombo a Bleve. Alla Viareggio Cup Luperto affronta proprio il Napoli, finisce 4-0 per gli azzurri ma il suo nome è sottolineato dagli osservatori in tribuna. Il resto è storia recente: le stagioni nella Primavera di Saurini intervallate dalle chance concesse da Benitez: l’amichevole di Ginevra contro il Barcellona più di un anno fa e il debutto in serie A contro il Milan al San Paolo il 3 Maggio scorso. Con Sarri ha vissuto l’intero ritiro di Dimaro, è riuscito a trovare spazio in alcune amichevoli ed è andato in panchina contro Sassuolo e Sampdoria. In Europa League potrebbe essere aggregato in lista B, in campionato e Coppa Italia è pronto per dare il suo contributo. Il Napoli non ha voluto cederlo in prestito proprio perchè crede che possa essere utile alla causa azzurra. Alastra, Pezzella, Pirrello e La Gumina, la prima squadra del Palermo esprime un po’ di vivaio. Alastra compirà diciotto anni il prossimo 1 Ottobre, è pronto a crescere in maglia rosanero tra i consigli di Sorrentino e Colombi e la porta della Primavera, Pezzella è un esterno classe ’97, giunto a Palermo dal Monteruscello nell’estate del 2013. Ha sviluppato le sue qualità nella resistenza e nell’intensità crescendo prima negli Allievi Nazionali di Scurto, con cui si qualifica anche alla final eight, e poi nella Primavera di Bosi. Giuseppe è un giocatore duttile, spicca per intelligenza tattica, è stato, infatti, dirottato spesso da Bosi nel ruolo d’esterno destro durante la stagione. Per la capacità di cavarsela in entrambe le fasce, per le qualità atletiche messe in mostra, Pezzella ricorda il milanista Mattia De Sciglio. Un punto fermo della retroguardia della Primavera di Bosi nella scorsa stagione era Roberto Pirrello, ha collezionato trentuno presenze tra campionato, Coppa Italia e Viareggio Cup. Alto 191 centimetri, fa della struttura fisica la sua arma migliore, che gli consente di essere pericoloso anche sulle palle inattive.  Ricorda Nemanja Vidic, è molto abile nel gioco aereo, discreto in fase d’impostazione, Pirrello deve migliorare nell’uno contro uno in cui soffre gli attaccanti rapidi e brevilinei ma spesso riesce a rimediare con una buona capacità di lettura delle azioni, qualità in cui è cresciuto moltissimo durante l’avventura nel settore giovanile del Palermo. Pirrello ha iniziato il suo percorso calcistico nella Sikania, scuola calcio di Alcamo in cui milita per tre stagioni prima di essere selezionato dall’Adelkam, una delle realtà più giovanili più attrezzate dalla Sicilia. La nuova vetrina è importante per Pirrello che viene scoperto dagli osservatori del Palermo, in casa rosanero non ci sono dubbi: Roberto è considerato un giocatore di prospettiva su cui puntare. E’ iniziata così l’avventura di Pirrello al Palermo, catapultato sotto età negli Allievi Nazionali e in Primavera. La crescita di Pirrello è stata vertiginosa, ha colpito anche gli osservatori della Nazionale. La prima apparizione in maglia azzurra arriva con l’Under 15 al torneo “Giovani Speranze” nel gennaio 2011, poi tante altre in Under 16 e 17, con cui partecipa anche al Mondiale negli Emirati Arabi, prima degli stage con l’Under 18 e l’Under 19 di B. Durante la preparazione estiva si è messo particolarmente in mostra Antonino La Gumina, attaccante classe ’96 che ha una storia bellissima: ha superato la maledetta sindrome di Osgood-Schlatter, ha acquisito centimetri, Bosi l’ha trasformato da esterno a centravanti e La Gumina l’ha ripagato a suon di gol, ben ventuno in ventisette partite tra campionato Primavera, Coppa Italia e play-off. Iachini lo stima molto, l’ha fatto debuttare in Serie A contro il Milan Antonino è pronto a “rubare” i segreti del mestiere a Gilardino e compagni. Non è finita qui, a Sud di Roma c’è anche il Frosinone che s’affida al napoletano classe ’96 Daniele Verde per un’iniezione di fantasia e talento, qualità che l’esterno offensivo pescato da Bruno Conti nelle fila del Pigna Calcio ha mostrato nelle apparizioni in maglia giallorossa.

Fonte: Ciro Troise per “La Giovane Italia”

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