Otto vittorie in nove partite, un solo ko a Catania ma non solo: il Napoli nel girone H del campionato Giovanissimi Nazionali ha anche il miglior attacco con venticinque gol realizzati, sfiorando la media di tre marcature a partita. Gli azzurrini di Carnevale hanno costruito il proprio gioco sulla fantasia al potere: la manovra è sempre propositiva, non si vede mai una squadra arroccata a protezione del risultato come avviene purtroppo in tante realtà del calcio giovanile. La costruzione della manovra è affidata al talento di Gianluca Gaetano che fa un po’ tutto nello scacchiere tattico di Carnevale: il centravanti, una sorta di “falso nueve”, il trequartista, il ruolo a lui più congeniale, il regista, l’interno sinistro di centrocampo. I compagni gli affidano il pallone e lui inventa giocate d’alta scuola sfruttando le sue importanti qualità tecniche che hanno convinto anche la Nazionale Under 15 a convocarlo per l’ultimo stage riservato ai ragazzi del Sud. Fisico longilineo, una postura da tenere d’occhio soprattutto nel percorso di crescita, mancino naturale ma con un discreto utilizzo anche del piede debole, Gianluca Gaetano eccelle nel tiro, nel dribbling e nella visione di gioco molto spiccata, che gli consente di sfornare una grande quantità di assist durante la gara. E’ nel ruolo di rifinitore che Gaetano si esprime al meglio, ha segnato solo due gol durante il campionato in corso ma ha messo in porta tantissime volte i suoi compagni.
Gianluca Gaetano, classe ‘2000, è fratello di Felice, trequartista classe ’96 della Primavera del Napoli, che ai tempi dei Giovanissimi Nazionali era considerato il miglior talento under 15 d’Italia in un gruppo che vinse la Viareggio Junior Cup con in panchina Nicola Liguori, attuale allenatore degli Allievi Nazionali del Napoli. A casa Gaetano c’è una completa immersione nel pallone, anche papà Gianfelice è un ex giocatore nei campionati dilettantistici ed ora è il presidente dell’Atletico Cimitile, club che milita in Prima Categoria. Gianluca, come Felice, è cresciuto alla scuola calcio Future Boys di Cimitile, un paese situato nei pressi di Nola. E’ arrivato al Napoli nel 2011, all’età di undici anni, è alla terza stagione in maglia azzurra, giocando prima nei Giovanissimi Fascia B di Gennaro Sorano, poi nei Regionali con Tortelli e ora l’annata nei Nazionali di Massimo Carnevale. Tra una partita alla Playstation e qualche dialogo in famiglia, Gianluca ha appreso molto da Felice, seguendo spesso i suoi allenamenti e immagazzinando consigli, riflessioni e tutto ciò che può insegnare vivere a stretto contatto il percorso calcistico di un fratello maggiore. Gaetano aveva già esordito sotto età nella scorsa stagione nel campionato Giovanissimi, con due presenze nelle gare interne contro Messina e Paganese. Carnevale, vice di Liguori nella scorsa stagione proprio ai Giovanissimi Nazionali, prendeva appunti, studiava il modo migliore in cui valorizzarlo. Gaetano deve migliorare nella continuità durante la gara, tenendo più alto il livello di concentrazione e d’intensità, ma soprattutto non deve mai dimenticare che il talento ha bisogno di umiltà e sacrificio per consacrarsi. Nei suoi primi anni di crescita, tra la scuola calcio e i Giovanissimi Fascia B del Napoli, gli allenatori lo schieravano sulla fascia sinistra, talvolta anche da terzino, proprio per fare in modo che il talento sia accompagnato dalla predisposizione alla corsa, dalla generosità nel contribuire alle due fasi. Un percorso che gli è stato molto utile, l’ha reso più maturo, l’ha aiutato dal punto di vista mentale e tattico. Il talento c’è ma ad esso bisogna unire umiltà e sacrificio. Al Napoli il compito di custodire e coltivare un ragazzo interessante, a Gaetano spetta metterci impegno, umiltà e professionalità. Il percorso è lungo ma le basi per crederci ci sono…
Fonte: Ciro Troise per lagiovaneitalia.net
