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Sterling: ”Saremo dei guerrieri in un’atmosfera così ostile”

'Dovremmo essere spietati. Il mio idolo? Taarabt''

Raheem Sterling, attaccante del Manchester City, è stato intervistato dal sito dell’Uefa. Ecco l’intervista:

Raheem, credo che tu non abbia mai giocato a Napoli. Sapendo che in passato era il regno di Maradona, che cosa ti aspetti da questa partita?

”Non vedo l’ora di giocarla. Quando scendi in campo in uno stadio dove l’atmosfera è così “ostile”, allora hai l’opportunità di dimostrare di essere un vero guerriero, un vero combattente. La stoffa di un giocatore si vede in questo tipo di partite.

Per noi sarà un test molto importante e non vediamo l’ora di affrontarlo, perché il nostro obiettivo principale è la conquista della Champions League. Per riuscirci dovremo essere cinici e spietati sotto porta, perché nel calcio di oggi, soprattutto in questa competizione, se fallisci una chance l’avversario ti punisce subito. 

Sei cresciuto a due passi da Wembley. Da bambino guardando lo stadio hai mai pensato: “Un giorno sarò un calciatore professionista”?

quando ero piccolo ricordo che andavo spesso al cantiere [per i lavori di ristrutturazione di Wembley] con la mia BMX e pensavo: “Vorrei giocare in questo stadio, essere protagonista su questo campo. Un giorno indosserò la maglia dell’Inghilterra”. Per me questa è stata una motivazione straordinaria”.

 

Quando eri ragazzo, chi erano i tuoi idoli?

”Quando ero nelle giovanili del QPR e vedevo spesso la prima squadra allenarsi e ammiravo molto Adel Taarabt. Mi piaceva il modo in cui riusciva a prendersi gioco degli altri con il pallone tra i piedi. Era bellissimo stare a guardarlo. E’ quello che io chiamo un “calciatore naturale” ed è questo il tipo di giocatori che amo. 

Se parliamo di idoli veri e propri, invece, non posso che citare [Cristiano] Ronaldo e [Lionel] Messi. E naturalmente il mio preferito in assoluto, cioé Ronaldinho. Vederlo giocare era come vedere giocare un bambino.

Una volta gli ho visto fare un tunnel a centrocampo. Il suo avversario lo ha inseguito e lui gli ha rifatto un altro tunnel. E poi quel gol al Chelsea. Stavo firmando per il QPR quel giorno ed era una serata di Champions League e lui fece quella cosa con il piede [lo mima mentre lo racconta ndr]. Davvero incredibile”.

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