La Juve s’è congedata da Massimiliano Allegri, ora sarà molto importante capire la tempistica, i giorni che scivoleranno o meno, l’attesa e la pazienza. Tra gli allenatori impegnati, Guardiola ha detto chiaramente che resterà al Manchester City, chiudendo alla Juve: anche se le parole in sede di mercato contano zero, se casomai dovesse liberarsi (per esempio in virtù dell’esclusione del City dalla Champions), situazione comunque da verificare. E Pep, comunque, tutto è fuorché un “traditore” sarebbe comunque troppo tardi. Klopp è strablindato dal Liverpool, impegnato fino al 1° giugno a prepapare la finale Champions contro il Tottenham. Di Pochettino riferiamo a parte, evoluzioni in corso. La notizia in nostro possesso è che nella lista di Agnelli e Paratici c’è in evidenza anche il nome di Maurizio Sarri, anche in questo caso bisogna aspettare Baku e la finale di Europa League del 29 maggio. Sarebbe una soluzione di rottura con il passato, in nome del bel gioco, avendo in organico gente perfetta per il 4-3-3. I contatti indiretti sono andati avanti con apprezzamenti significativi, per ora fermiamoci qui: oggi le percentuali che Sarri lasci il Chelsea sono superiori al 70 per cento, anche in caso di trionfo in Europa League (Lampard potenziale successore, ma occhio a Espirito Santo del Wolverhampton). La Juve ha eccellenti rapporti con il Chelsea (balla anche Higuain, oggi più facile pensare che rientri in bianconero, oggi…), di sicuro è una pista da seguire. Sarri piace alla Roma come Gasperini (quest’ultimo apprezzato anche dal Milan in attesa di capire bene i suoi rapporti con l’Atalanta che non intende privarsene) e non ha avuto alcun tipo di incontro o contatto con Gazidis, sarebbe stato un gesto assurdo a pochi giorni da un evento così importante. Gli altri candidati per la Juve? Di sicuro in lista c’è Simone Inzaghi che ha chiesto un colloquio a Lotito dopo il trionfo in Coppa Italia, non perché sia certo di andare alla Juve, ma perché sa di essere un candidato, poi ci sta anche che resti alla Lazio considerato il suo rapporto. Mihajlovic e gli altri? Oggi hanno posizioni di rincalzo, non di prima o seconda fila. E le finali europee possono portare alla necessità di prendere tempo, visto che saranno impegnati Klopp, Pochettino e anche Sarri…
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