L’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Roma-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Abbiamo sbagliato questi fraseggi, siamo stati lenti nell’inizio dell’azione, eravamo un po’ intimoriti dalla loro pressione. Loro hanno riconquistato il pallone giocando spesso con velocità e qualità, ci hanno fatto correre per un’ora di gioco. Quando abbiamo ricercato l’intuizione della giocata, siamo andati in vantaggio nella trequarti loro, come dovevamo fare dall’inizio. Nel finale potevamo pareggiare la partita, abbiamo commesso degli errori di posizionamento. Quando non riesci a gestire la partita, non sei tranquillo nelle scelte che fai, gli altri prendono il sopravvento. C’è un po’ di tutto, soprattutto la lentezza nel giro palla, è quella la chiave del successo di una squadra che deve costringere gli altri a difendersi. Il portiere che sa girare la palla con i piedi è un aiuto importante, loro sono bravi nel pressing, accettano l’uno contro uno talvolta oppure cerchiano di risucchiarti con la salita dei centrocampisti. Non abbiamo avuto né qualità né coraggio, sarà sicuramente uno degli argomenti di discussione. Nel secondo tempo, quando ci siamo un po’ liberati, abbiamo avuto più successo. Le percentuali per il secondo posto sono 60 e 40% per la Roma o 55% e 45% vista la classifica, la differenza si riassume in una partita. In vari momenti abbiamo sbagliato le scelte, sul gol per esempio abbiamo sbagliato a lasciare Mertens in zona palla, la squadra non è assolutamente stanca, dobbiamo allenarci in modo da correggere gli errori. Se vinci le scelte vengono definite giuste, se perdi sbagliate. Juan Jesus a Milano faceva il quinto a sinistra, perché gli è andata bene domenica scorsa e male oggi. Ho impostato la partita come all’andata, l’unica differenza era negli uomini: a sinistra El Shaarawy e non Perotti, a destra Rudiger e non Florenzi. Peres e Salah sono stati i più criticati mercoledì, oggi non li ho fatti giocare e mi chiedono perché non li ho fatti entrare prima. L’arbitro è stato bravo (sorride, ndr)”
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